Una Ferrari in cima alla lista dei tempi. Non succede spesso ultimamente, e anche se il tempo di
Alonso (1’39”783, unico a scendere sotto il minuto e 40) è stato ottenuto su una sequenza di cinque giri, due soli dei quali lanciati, con gomme nuove: è comunque un risultato incoraggiante. Dietro Fernando - molto positivo e propositivo anche nei commenti via radio - si è piazzato
Nico Rosberg, chiaramente in funzione “risparmio” della meccanica, visto che alla quarta gara la
Mercedes non ha praticamente ancora cambiato nulla delle componenti sulla sua power unit.
Poi
Ricciardo, Button, Hulkenberg. Resta indietro
Vettel, nono, e appena davanti a lui c’è
Hamilton, che ha lamentato problemi sulla sua W05. Più gravi i
guai di gestione elettronica di Kimi Raikkonen, rimasto sempre ai box tranne che per un giro di ricognizione.
La
Ferrari fa sapere che il tempo di
Alonso è “genuino”, con la stessa quantitià di benzina (50-60 kg) usata sempre nelle prove libere. Magari è un bel modo per festeggiare l’arrivo di
Marco Mattiacci al muretto, ma la pista di
Shanghai è indubbiamente più congeniale alla F14 T di quella del Bahrain, visto che c’è un bel tratto di curve guidate. In più la temperature polare (13° aria, meno di 20 asfalto) aiuta una
Ferrari che al contrario degli ultimi anni sembra più adatta al giro veloce che al ritmo di gara. In attesa che le
Mercedes rialzino la testa.
In questa sessione abbiamo inoltre visto
Nasr (13°) al volante della Williams e
Van der Garde (14°) con la Sauber nel loro ruolo di terze guide.
Ricordiamo che
trovate qui tutti i tempi della sessione di prove.
Alberto Antonini