Massa-Alonso: un contatto fortuito

Massa-Alonso: un contatto fortuito
Quello al via del GP di Cina è stato considerato un normale incidente di gara anche dai commissari. Ma non da tutti...

23.04.2014 ( Aggiornata il 23.04.2014 10:24 )

Per una volta che il collegio degli ufficiali di gara non è intervenuto a sproposito, con decisioni che hanno rovinato la gara di piloti incolpevoli (o quasi) come successo in altre occasioni, sono invece gli appassionati a polemizzare su un episodio accaduto al GP della Cina. Ci riferiamo al contatto in partenza fra Felipe Massa e Fernando Alonso, un urto anche piuttosto duro che ha fatto sollevare un po’ la Williams e spostato la Ferrari. Fortunatamente per tutti, tuttavia, non si è avuta alcuna conseguenza, né sull’immediato né in termini di rotture meccaniche, e così la gara di entrambi è proseguita senza problemi (quelli di Massa sono arrivati più tardi al pit-stop, ma di altro genere). Le “accuse”, stando a quanto ci è stato scritto ma anche a ciò che abbiamo visto, letto e sentito in giro, sono ripartite in modo abbastanza equanime: da chi cioè dà la colpa ad Alonso per aver scartato a sinistra, a chi invece biasima Massa per essersi infilato dove non c’era spazio. Cerchiamo allora di analizzare con più calma, a freddo, come si è svolto l’episodio e vediamo quali responsabilità possono eventualmente essere individuate. Aiutandoci anche con le foto in basso, che mostrano i momenti immediatamente precedenti al “fattaccio”, con le posizioni effettive dei piloti in pista. Partiamo dal punto di vista di Alonso. Lo spagnolo partiva sul lato sinistro della pista, ed effettivamente ha “piegato” verso destra, anche per seguire Vettel (che, per inciso, si è spostato ancor più a destra di lui). Come si è potuto chiaramente vedere dal camera-car di Alonso (cioè dalla telecamera a bordo della Ferrari) tuttavia lo spagnolo ha tenuto una linea piuttosto costante, senza cioè nessuno scarto improvviso, e con spazio libero alla sua destra. Finché da dietro, più veloce, è arrivato Massa che ha incocciato nella ruota anteriore. Tuttavia Alonso in quel momento era al centro della pista, e non ha dunque “tagliato” significativamente; inoltre il brasiliano è entrato nel campo visivo proprio all’ultimo e da un’angolazione per cui nemmeno guardare negli specchietti (ammesso che al via di una gara di F1 si riesca a farlo) sarebbe servito a qualcosa. Insomma, sembra improprio addirittura parlare di “manovra” a carico di Alonso e dunque non si riesce a cogliere alcuna particolare responsabilità da parte sua. Colpa di Massa, dunque? Vediamo cosa ha fatto lui: intanto è partito benissimo, unico di quelli dal lato destro della pista, dimostrandosi una volta di più un ottimo scattista. Detto questo, proprio per la sua partenza fulminea ha dapprima scartato sulla destra Rosberg (partito invece decisamente male) poi si è trovato davanti Ricciardo che stava chiudendo lo spazio fra sé e il muretto. Allora ha deviato sulla sinistra, infilandosi nello spazio fra Ricciardo e Alonso, in quel momento ancora piuttosto ampio. Solo che poi l’australiano ha cominciato a deviare verso sinistra, anche per prepararsi ad affrontare la staccata che si avvicinava. Nulla di esagerato, ma unitamente ad Alonso che convergeva, ciò è stato sufficiente a chiudere lo spazio a Massa, arrivando così alla toccata fra le ruote. Quali colpe si potrebbero dare al brasiliano, dunque? Di essersi infilato dove non c’era spazio? In realtà lo spazio c’era, e gli è stato tolto solo in un secondo momento e quando ormai era alla pari (tanto che l’urto è stato ruota-contro-ruota). Di Alonso abbiamo detto, e peraltro nemmeno Ricciardo ha poi scartato in modo esagerato: solo che ad un certo punto Massa non aveva dove andare, “imbottigliato” fra Ricciardo, Alonso e pure Vettel davanti. Col senno di poi avrebbe probabilmente dovuto frenare, ma a parte che forse in quel momento stava tenendo d’occhio Ricciardo e che tutto si è comunque svolto in frazioni di secondo, se non aveva il “diritto” di essere lì, allora non ce l’avevano neppure i due a fianco di convergere, no? Insomma, alla fine non si riesce a trovare particolari responsabilità in nessuno dei piloti coinvolti. Rimarchiamo bene che non stiamo parlando di dare il 50% di colpa a ciascuno, ma proprio di assenza di colpe: un normale e fortuito incidente di gara, quindi, determinato da una situazione sfortunata. La medesima conclusione l’hanno tratta gli ufficiali di gara, che solitamente non perdono occasione per fare gli “interventisti” a prescindere se l’incidente abbia avuto conseguenze (basta che si tratti di un “contatto evitabile”). Ma non solo: gli stessi piloti anche a fine gara hanno dichiarato che l’unica preoccupazione è stata quella di verificare che le monoposto non avessero subìto danni, anziché lanciare accuse in giro. E ricordiamo bene come proprio Massa fosse stato decisamente acido nei confronti di Kobayashi per l’incidente al via in Australia, prima che si venisse a sapere che era stato determinato da un problema tecnico... Maurizio Voltini

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