Alonso non pensa al distacco ma alla tattica

 Alonso non pensa al distacco ma alla tattica
"Mercedes imprendibili, ma dal 3° al 10° siamo in pochi decimi"

10.05.2014 ( Aggiornata il 10.05.2014 17:45 )

La terza fila con Raikkonen finalmente ritrovato e per un pizzico più veloce di Alonso (36 millesimi) è come un’aspirina per un malato grave. La Ferrari proprio sul circuito che è considerato il benchmark, il punto di riferimento di tutte le squadre, è in grave crisi. Non è tanto la posizione, perché al 6°/7° posto siamo abituati, quanto al distacco abissale dai primi. Un secondo e 9 decimi di divario dalla Mercedes e quel che è peggio un gap dalle frecce d’argento che è andato via via ampliandosi durante il weeek end: venerdi si era partiti con 1”1, poi si era saliti a 1”3, 1”6 e infine si sono sfiorati i 2 secondi nelle qualifiche. Ulteriore brutta notizia: anche gli altri rivali, come la storica Red Bull, sono avanti e lontani 9 decimi dalla Ferrari che è stata scavalcata persino dalla Williams di Bottas e dalla Lotus di Grosjean che due Gp fa lottava con il fondo della griglia. Alonso che ne dice? “Certo, un secondo e 9 sono una enormità, ma bisogna essere realisti: la Mercedes è imprendibile per tutti, ma dal terzo al decimo posto ci sono pochi decimi fra tutti noi. Sono settimo che è una via di mezzo, poteva anche andar peggio se Vettel e Massa non avessero avuto problemi. Purtroppo su questa pista per noi è difficile, lo sapevo fin da giovedi, per questo invitavo tutti a non farsi illusioni perché sarebbe stato un sogno ripetere il podio della Cina. Anzi, adesso è meno irrealistico di due giorni fa perché in gara con una buona strategia e se tutto va bene non si può escludere nulla. Sarà importante conquistare più punti possibile per il campionato perché siamo in lotta con Red Bull e Force India che sono davanti a noi di pochi punti, e per ora le Force India sono dietro in griglia quindi abbiamo la possibilità di superarle nella classifica Costruttori e guadagnare un’altra posizione”. La ricetta di Alonso è chiara: una buona partenza, un’ottima strategia e un po’ di fortuna. “Qui parto 7° che signfiica però dalla traiettoria pulita in griglia (all’esterno, ndr) quindi il rettifilo è lungo e spero di guadagnare qualche posizione nell’andare fino alla prima staccata (nel suo obiettivo ci sono la Williams di Bottas e la Lotus di Grosjean, ndr). Se poi riusciamo a fare come in Cina, dove una perfetta strategia e scelta di tempi nel pit stop ci ha permesso di superare la Red Bull, possiamo ancora recuperare altre posizioni. Ma è importante che prendiamo punti con tutte e due le nostre auto per ridurre il gap dai rivali nel Costruttori”. Un Alonso molto tattico, stranamente poco polemico e critico, rispetto ad altre situazioni simili. E anche arrendevole verso il compagno che per la prima volta è stato più rapido di lui. “Kimi è stato veloce, per me non era possibile fare il suo tempo”. Un complimento eccessivamente “mieloso”, visto che il distacco è di appena 36 millesimi, si e no pochi centimetri. Raikkonen invece è più chiaro: “Davanti o dietro Alonso a me non fa differenza, quel che mi interessa è che la macchina vada bene e invece non è proprio così: non c’è grip, non si riesce a fare un giro come si deve”.

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