Ferrari più vicina alla vetta

Ferrari più vicina alla vetta
Non solo terza fila per Alonso e Raikkonen, ma tempi che portano lo spagnolo più a ridosso che mai degli avversari

24.05.2014 ( Aggiornata il 24.05.2014 18:38 )

La fila di partenza è sempre la terza, a cui la Ferrari e Alonso sono abbonati da tempo. Ma stavolta il quinto posto a Montecarlo è eccellente e il gap dai primi è molto più ridotto: 697 millesimi, meno di sette decimi dalla pole di Rosberg, mai Alonso era stato così vicino ai primi quest’anno in qualifica. Certo, ci sta un gap così ridotto perché la pista è più corta del solito, 3,4 km invece dei cinque km medi di tutti i circuiti, ma ci sono altri motivi. A Montecarlo si usano le gomme supersoft, quelle morbidissime, con cui la Ferrari minimizza e riduce i gravi problemi di grip e di trazione che la penalizzano su altri circuiti. Poi mai come a Montecarlo incide il talento del pilota rispetto alle qualità della macchina. La qualifica di Alonso è stata un crescendo dalla Q1 alla Q3. La grande forza della prestazione di Alonso a Montecarlo si nota analizzando la sua progressione nelle qualifiche dove ha via via ridotto il gap dagli avversari davanti a lui e nello stesso tempo incrementato il distacco su Raikkonen che a inizio Q1 era di appena 6 millesimi di secondo. Un risultato eccezionale al di là della posizione in griglia perché il distacco dai primi è calato sensibilmente. Sempre dietro alle Red Bull, ma stavolta di pochissimo. Vediamo come: Fernando in Q1 fa 1’17”853, non il suo giro più veloce in assoluto fino a quel momento (in mattinata si era spinto a 1’17”4) ed è distanziato di circa 1”2 dalla Mercedes di Rosberg mentre stacca Raikkonen di una cinquantina di millesimi. Poi nella Q2 Alonso si migliora di oltre 6 decimi e il suo distacco dal miglior tempo della sessione (Hamilton 1’16”354) scende sotto il secondo, a 850 millesimi, e il distacco rifilato a Kimi sale a 198 millesimi. Infine nella Q3, quella del giro senza respiro, dove Rosberg demolisce il muro dell’1’16” (e va nella via di fuga al Mirabeau...) Fernando riesce a spremere tutto dalla F14 T e per la prima volta scende sotto il muro dell’17” fino a quel momento insormontabile per la Ferrari. Il gap dalla Mercedes è ridotto a meno di sette decimi, 697 millesimi, mentre quello nei confronti di Raikkonen si amplia a 703 millesimi. Quindi Alonso è paradossalmente più vicino alle Mercedes che a Raikkonen; e la seconda fila stavolta era a soltanto a 139 millesimi. Un soffio. Mai la vetta della griglia è stata così a portata di mano quest’anno. Alonso però non si crogiola nella sua eccellente qualifica ma guarda avanti: “Queste prove - dice - sono la foto di tutto il week end: eravamo sempre dietro a Mercedes e Red Bull, poi c’era sempre il rischio di qualche altro avversario fra i piedi: Hulkenberg, Bottas. Volevamo prendere la 5ª e la 6ª posizione per non avere rivali in mezzo fra noi e i primi e stavolta ci siamo riusciti, anzi siamo più vicini del previsto alla Red Bull”. E soprattutto guarda alla gara, dove il podio e il terzo posto stavolta non sono un sogno impossibile, come aveva detto in Spagna, ma un obiettivo concreto e alla portata. Per il quale Alonso ha già un piano: “Per arrivare a questo podio di Montecarlo, che è sempre speciale, dobbiamo riuscire a passare una Red Bull subito in partenza, poi una di strategia”. Ma se piove come certe previsioni ipotizzano? “Allora non so fare previsioni, anche perché in quei pochi giri che abbiamo fatto giovedì mi sembrava di essere sul ghiaccio tanto si scivolava, tanto era poco il grip”.

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