Hamilton minaccia: "Reagirò come Senna con Prost…"

Hamilton minaccia: "Reagirò come Senna con Prost…"
Lewis cova la vendetta e premedita una azione plateale richiamandosi alla storia

24.05.2014 ( Aggiornata il 24.05.2014 19:17 )

Lewis Hamilton non è molto convinto della involontarietà di Rosberg nella vicenda del "dritto" che gli è costato una possibile pole position, tanto che alla tv inglese Bbc ha lanciato una frase rabbiosa: "Reagirò come Senna per dirimere la questione…". Un riferimento chiaro alle guerre fratricide Senna-Prost che si sono scatenate in McLaren dal 1989 in poi. Una aminaccia nemmeno tanto velata. Hamilton si riferisce ovviamente alla vendetta consumata "fredda" da Senna nel 1990, quando a Suzuka alla prima curva speronò Prost andando fuori pista con lui per vendicarsi della posizione di partenza privilegiata che era stata data a Prost sulla griglia di partenza di quel Gp anche se era stato Senna a fare la pole (Ayrton autore del miglior tempo, fu messo dal lato sporco della pista e questo lo fece scattare peggio di Prost al suo fianco). Senna in caso di doppio ritiro di entrambi avrebbe ottenuto lui il titolo mondiale, come accadde. Quella di Senna era anche la vendetta per la scorrettezza subita da Prost l'anno prima, nel 1989 quando i due compagni di squadra in McLaren. Quella volta fu Prost che anticipò intenzionalmente  la sterzata alla chicane di Suzuka per creare una collisione con Senna che mise fuori gara entrambi. In quel caso era Prost a guadagnarci in caso di doppio ritiro perché aveva più punti di Senna in classifica infatti vinse il titolo. Dissapori e liti che risalivano ancora a prima, a inizio 1989 a Imola, in cui era stato Senna a tradire il patto tra i due di non attaccarsi alla prima curva dopo la partenza. Hamilton aveva già cominciato nei giorni scorsi l'opera di "distruzione" psicologica di Rosberg dichiarando: "Io vinco di più perché ho la fame di vittorie di chi era povero e non avevo niente: in adolescenza dormivo sul divano perché la casa dove abitavamo era piccola, Nico invece  è cresciuto nel jet set a Montecarlo, fra aerei privati, motoscafi e lusso…". Come dire che Hamilton sa cosa significa la parola "sacrificio" e Rosberg no. Rosberg che non ha il talento di Lewis ma ottiene "quasi" le sue prestazioni ragionando su mille dettagli per andare sempre più forte. Che quello del Mirabeau sia un frutto dei suoi "pensieri"? Ma Hamilton se l'è legata al dito e sembra che la storia di 25 anni fa stia per ripetersi: Hamilton contro Rosberg, nel ruolo di Senna contro Prost. L'unica differenza è che Nico non ha ancora vinto nulla a differenza di Alain e Ayrton che erano già tutti e due campioni del mondo e molto smaliziati nel momento dei loro contrasti più acerrimi. Vedremo che "vendetta" preparerà Lewis a Montecarlo...

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