Alonso deluso ma: le cose cambiano

La delusione di Alonso a fine gara è palpabile. il suo sesto posto, che poteva essere quinto senza il sorpasso finale subito da Button (ma la sostanza non cambia) è ben misero bottino per la Ferrari. Anche perché da Raikkonen è arrivato uno striminzito punticino col decimo posto finale. Per una Ferrari che alla vigilia con le modifiche sperava di aver colmato il gap con la Red Bull che invece ha vinto la gara, è una bella doccia fredda. Alonso nasconde l’ira sotto parole diplomatiche ma taglienti come rasoi: “Il nostro passo gara non era quello che volevamo. Eravamo troppo lenti nella prima parte di gara, abbastanza competitivi invece nella seconda parte, ma con poca velocità. E quando devi battagliare per superare, sei hai poca velocità sei quello che ha tutto da perdere”. Ad Alonso deve aver bruciato da matti vedere davanti a lui Massa e Button sfilare in velocità Hulkenberg, ormai in crisi di gomme, e lui non riuscire con tutta la sua buona determinazione ad affiancare in rettifilo la Force India-Mercedes. I componenti nuovi promessi sono arrivati, alcuni hanno funzionato, altri non sono stati nemmeno usati perché faceva troppo caldo e la macchina non raffreddava bene (il cofano per esempio). Il risultato è che il gap della Ferrari è andato ampliandosi invece che chiudersi. Prima del Gp Alonso era terzo nel campionato, ora è stato passato da Ricciardo salito a quota 79 e quasi raggiunto da Vettel che a 60 punti è 9 punti dietro il ferrarista. E nel Costruttori la Red Bull ha preso il volo portandosi a 52 punti di vantaggio (solo qui ne ha guadagnati 31). Ma le novità hanno proprio fatto tutte cilecca? “La macchina un pochino è migliorata, ma anche gli altri hanno fatto passi avanti. Noi volevamo portare via punti alla Red Bull e invece loro non solo hanno vinto, ma sono anche saliti con tutti e due i piloti sul podio”. Ma proprio nella sorprendente vittoria Red Bull Alonso trova lo stimolo per non abbattersi: “Sono sorpreso, è vero, dalla loro vittoria. Dopo i test nessuno li dava per vincenti e invece alla settima gara già vincono. Questo dimostra quanto sia importante lavorare per migliorare la macchina e dimostra che le cose possono cambiare anche in fretta in F1. Quindi non bisogna arrendersi mai”.