Alonso e i complimenti a Massa

Alonso e i complimenti a Massa
"Ma domani dobbiamo passare le Williams", ricorda subito dopo lo spagnolo

21.06.2014 ( Aggiornata il 21.06.2014 16:44 )

Il primo gesto di Alonso, a fine qualifiche, è stato un bell’abbraccio per Felipe Massa al suo fianco alla bilancia del peso. “Sono contento per lui, perché merita delle buone giornate e delle soddisfazioni dopo qualche anno difficile”. Ma subito il pensiero di Alonso corre alla gara: “Però la gioia le Williams se la sono tolta oggi, ora basta. Domani dobbiamo arrivare davanti a loro perché la Williams sta recuperando punti preziosi nel campionato Costruttori (è sesta a 29 punti dalla Ferrari che a sua volta è quarta, ndr) e dobbiamo arrivare ad ogni costo davanti a Mass e Bottas che partono in prima fila sennò prendono troppo vantaggio”. Per Alonso è la miglior qualifica dell’anno, 4° tempo e seconda fila e anche il distacco più basso dalla pole position: appena 526 millesimi dal tempo di Massa, mezzo secondo. Mai successo finora per le Ferrari di essere così vicino alla pole anche se va detto che ci sono due buoni motivi per questo: prima di tutto il riferimento è con le Williams, e non con le Mercedes perché il giro di Hamilton è stato abortito due volte per due errori di guida e facilmente Lewis avrebbe potuto fare 1’08”5. E poi la pista è relativamente corta, 4326 metri, ben sotto i 5 km che è la media delle piste del mondiale F1. Però a tutti gli effetti un distacco di appena 1,2 decimi al km (questo è quanto rimediato da Alonso al Red Bull Ring) è minimo considerando in tanti altri circuiti il divario era pressoché doppio. Alonso è anche contento perché alla fine è uscito un bel tempo dopo tanti errorini: sia in Q1 che in Q2 gli è stato tolto il tempo per aver allargato la traiettoria fuori pista alla famosa curva 8, la piega veloce a destra che immette nell’ultima curva del circuito. Si vede che ha provato a trovare il limite rischiando e sbagliando finché non ha capito qual era la giusta linea da seguire. “Così come in altre qualifiche, sono soddisfatto e ho tirato tutto il possibile fuori. Forse potevo migliorarmi ancora di un decimo-decimo e mezzo. Era possibile ma non so dove sarei finito in classifica e se mi sarebbe servito”. In effetti non gli sarebbe servito, perché il suo 1’09”285 lo mette al quarto posto, mentre i tre davanti a lui hanno tutti rotto il muro dell’1’09” scendendo a 1’08” alto e Rosberg che è terzo, davanti a lui è distante ben 341 millesimi, quindi fuori dalla portata del margine che Fernando ha lasciato da qualche parte. Però stavolta Alonso (non Raikkonen e poi vediamo perché) deve essere contento, perché in prova è stato costantemente nei primissimi, sempre terzo nelle due sessioni libere del venerdì (a parte il sesto posto di sabato mattina) e poi nelle qualifiche è andato costantemente migliorandosi. In Q1 ha rimediato un ampio distacco, 891 millesimi, perché il giro buono gli era stato cancellato, ma in Q2 era già a 505 millesimi dalla Mercedes e nella qualifica determinante, dove di solito in passato il distacco della Ferrari dalla pole si ampliava, è rimasto contenuto in 526 millesimi. Ora le premesse, partendo dalla seconda fila con solo le due Williams e una Mercedes davanti, non sono male per la gara. Specie perché l’affidabilità di Massa e Bottas sulla distanza non è sempre così certa come quella delle Ferrari. E gli avversari soliti più ostici, Hamilton, le due Red Bull, Hulkenberg, partono tutti dietro. Inoltre il rettifilo di partenza è insolitamente corto prima della prima curva e quindi è difficile che qualcuno, pur scattando bene, possa superare in partenza. Molto peggio è andata a Raikkonen che è ottavo solo perché ha finito a rilento il giro di qualifica (oltre 2 secondi di distacco) mentre Hamilton e Hulkenberg non l’hanno neppure terminato. Altrimenti sarebbe nella solita quinta fila invece che in quarta. Il finlandese era abbastanza scocciato dopo le prove: “Sempre un errore qua e là, non ho imbroccato mai un giro perfetto”. Il problema è che Raikkonen è sempre piuttosto lento di 2/3 decimi rispetto ad Alonso nel primo giro veloce della qualifica, per cui deve poi sprecare un treno di supersoft per passare la Q1 mentre Alonso può conservarlo per le fasi successive della qualifica e sfruttarlo per fare più tentativi dopo. Così Raikkonen ha potuto fare un solo giro veloce in Q3 contro i due di Alonso, ha fatto un errore anche in quello e non è andato oltre 1’10”795 mentre il suo miglior giro è stato 1’09”657 della Q2. Ma sempre 4 decimi peggio di Alonso.

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi