Alonso: Difficile rispondere alle Williams

Alonso: Difficile rispondere alle Williams
Il pilota spagnolo vede in salita la strada per provare a ridare alla Ferrari la terza posizione nella classifica costruttori persa a Hockenheim

21.07.2014 ( Aggiornata il 21.07.2014 17:56 )

Fernando Alonso ha i piedi ben saldi per terra. Lo spagnolo dopo ogni gara fotografa in modo molto realista la situazione tecnica della Ferrari, senza lasciare nulla al caso. Dopo la corsa di Hockenheim non ha nascosto la soddisfazione per una gara che non avrebbe potuto dare di più, e lancia l’allarme Williams, che proprio nella tappa tedesca ha superato la Ferrari nella classifica costruttori. Prima delle valutazioni sulla prossima gara in calendario, Fernando la sua corsa tedesca. “Abbiamo beneficiato dell’incidente avvenuto subito dopo il via, che mi ha permesso di superare Felipe e Magnussen. Nella prima parte di gara ho così controllato le due Force India cercando di restare il più vicino possibile ai primi tre. Prima del via avevamo programmato di fare due soste, ma a metà gara ho chiesto al team come si stavano muovendo gli altri piloti, perché ho iniziato a convincermi che se avessimo mantenuto i due “pit” il finale di gara non sarebbe stato facile. Abbiamo così deciso di cambiare in corsa, probabilmente sorprendendo un po’ la Red Bull e riuscendo a passare Vettel. Purtroppo non avevamo il passo per poter tenere dietro Sebastian, ma alla fine siamo comunque riusciti a sopravanzare Ricciardo. Io avevo pneumatici più freschi, ma il vantaggio tecnico non mi ha reso proprio facile passare Daniel. Credo che il quinto posto sia stato il massimo piazzamento raggiungibile per il nostro potenziale. Prima della gara di Hockenheim consideravo la gara di Spielberg come mia migliore corsa del 2014, ma adesso in questa classifica metto il Gran Premio di Germania, vista la complessità della corsa”. Cosa ti ha soddisfatto maggiormente? “È stato difficile gestire le prime fasi di gara, il consumo del carburante, la strategia sull’utilizzo degli pneumatici e le battaglie in pista, quindi direi che è stata una gara difficile da interpretate e portare a termine, ed io sono contento del lavoro che abbiamo fatto. Le scelte di pneumatici per gli ultimi due stint (dove Alonso ha utilizzato gomme supersoft) è stata fatta per avere pneumatici più performanti quando la macchina era più leggera, ed anche per proteggerci qualora fosse arrivata la pioggia”. La Williams ha superato la Ferrari nella classifica costruttori. Pensi sia possibile una rapida risposta già il prossimo weekend a Budapest? “Non sarà facile, perché la Williams è in un buon stato di forma. Direi che dal Gran Premio del Canada in poi hanno mostrato un notevole progresso. A Montreal, Austria, Silverstone ed anche a Hockenheim, il passo che hanno mostrato è stato più veloce del nostro. Dovremo fare un buon lavoro per poterci confrontare con loro e non sarà per nulla facile. Poi non dobbiamo sottovalutare anche Force India e McLaren, soprattutto quest’ultima ha mostrato in Germania dei segni di miglioramento”. Ti aspettavi che nel finale sarebbe uscita la Safety-Car a causa dello stop della monoposto di Sutil? “Normalmente in quelle condizioni ci si aspetta che entri in pista la vettura di servizio. A volte si passa in regime di Safety-Car perché in pista c’è un pezzo di un’ala anteriore, questa volta c’era una macchina intera…Ma credo che sia stata valutata la possibilità di rimuovere la vettura in sicurezza”. Vi ha aiutati il calo di temperatura che c’è stato tra sabato e domenica? “In gara siamo stati più competitivi rispetto alle performance delle qualifiche. Ce la siamo giocata con le Red Bull, un obiettivo che dopo le qualifiche sembrava non proprio alla nostra portata. Vedremo che temperature ci saranno a Budapest, a volte è molto caldo, ma altre abbiamo trovato un clima più fresco”. Nelle ultime due gare avete offerto un grande spettacolo, e tu sei stato tra i protagonisti di spicco. Credi che siano davvero necessari dei cambiamenti a questa Formula Uno? «E’ una domanda complessa. Lo spettacolo credo sia buono, in linea con gli altri sport. Ad inizio anno magari non ci sono state delle gare entusiasmanti, ma gli ultimi Gran Premi credo sia stata offerta una bella immagine. Forse bisogna trovare un po’ più di performance in assoluto, visto che a volte i nostri tempi sul giro sono vicini a quelli della Gp2, così come migliorare il rumore. Ma se osserviamo la MotoGp vediamo che al via le Honda se ne vanno, le Yamaha seguono, e dietro gli altri. Eppure sembra che alla gente piaccia». Ti consola aver realizzato il terzo giro più veloce della corsa? «Mi soddisfa di più aver raggiunto 97 punti nella classifica piloti, un bottino che aiuta me e la squadra. Sono quarto nella graduatoria piloti, che è una posizione probabilmente migliore rispetto al nostro attuale potenziale». Roberto Chinchero

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