Alonso "bussa" alla Mercedes

Alonso "bussa" alla Mercedes
Un’indiscrezione da Autosprint in edicola. Lo spagnolo avrebbe sondato il team in testa al mondiale per il suo futuro

Alberto Antonini

22.07.2014 ( Aggiornata il 22.07.2014 10:15 )

Fernando Alonso ha “bussato” alla porta Mercedes. L’informazione ci viene confermata da fonti di Stoccarda; ma almeno per il momento significa esattamente quello che è scritto. Il pilota si è fatto sentire, ha sondato le possibilità per il futuro. Tutto qui. Ma la risposta Mercedes alla ricognizione svolta nelle scorse settimane è stata abbastanza chiara: a Brackley hanno allungato di tre anni il contratto di Nico Rosberg, senza neppure attendere il 2015, che sarebbe stato l’anno di scadenza dell’accordo. Perciò chiusa una possibile porta per il ferrarista, rimane una finestra: che succederà con Lewis Hamilton, arrivato al secondo di tre anni di contratto con la Stella? Innanzitutto, vediamo perché e come Alonso dovrebbe muoversi. Il perché è, purtroppo, abbastanza chiaro: le deludenti prestazioni della Rossa degli ultimi anni hanno raffreddato l’entusiamso di Alonso che si guarda attorno in cerca di una alternativa. Ma come potrebbe mai il ferrarista svincolarsi prima della scadenza del suo contratto prevista nel 2016? La spiegazione è nelle clausole contrattuali. In Germania, lo scorso fine settimana, la Ferrari ha perso il terzo posto nella classifica Costruttori. Se la Williams continua con questo ritmo, è assai improbabile che la Rossa recuperi il podio delle classifica per marche. In passato, condizioni come questa sono state determinanti per far scattare le clausole liberatorie che ogni pilota (e ogni squadra) si fa mettere nel contratto. È probabile che nel contratto di Alonso ci sia una clausola preveda che in caso di non raggiungimento almeno del terzo posto nel Costruttori, il pilota possa svincolarsi senza dover pagare salate penali. Queste sono storie di metà stagione, perché le verifiche di questo tipo si fanno proprio prima della pausa estiva. Questa settimana la F.1 è in Ungheria. Il posto in cui, un anno fa, gli emissari di Fernando - e di Flavio Briatore - si fecero vedere anche troppo al motorhome della Red Bull. Possiamo garantire che all’epoca la Ferrari, pur rendendosi conto che si trattava di una mossa anche troppo pubblicizzata e pubblicitaria, pensò di tutelarsi cestinando il contratto già scritto con Nico Hulkenberg (al posto di Massa) e andando a pescare Kimi Raikkonen, in modo da avere comunque in squadra un campione del mondo. Cosa che, allora, sembrò una mossa logica e intelligente. Tutti sanno che Alonso ha un contratto fino alla fine del 2016. Anzi, di recente sono stati fatti tentativi per prolungarlo di un’altra stagione. Come abbiamo appena visto, potrebbe essere Fernando a mollare anzitempo - e senza penali - la squadra per scarso rendimento. Ma non è detto che sia questo lo scopo principale dei suoi approcci tentati con Mercedes. C’è, ancora una volta, la necessità di far risaltare il suo valore (soprattutto commerciale). Come se non bastasse quello che Fernando è capace di far in pista. Nelle sue mani, anche la F14 T sembra una buona macchina. Per la seconda volta di fila, Fernando in Germania ha incantato dando il meglio di sé. E sempre per un quinto posto, stavolta conquistato. Lui è un mito, ma è solo grazie a lui se la Ferrari lo resta ancora. Non possono permettersi di perderlo.

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