Allison: "Al lavoro su entrambi i progetti"

Allison: "Al lavoro su entrambi i progetti"
Il direttore tecnico della Ferrari conferma che molte energie sono ancora dedicate alla monoposto 2014

22.07.2014 ( Aggiornata il 22.07.2014 17:11 )

Rispondendo alle consuete domande in vista del prossimo Gran Premio, James Allison ha confermato che a Maranello gli sforzi sono ancora divisi tra il progetto 2015 ed il miglioramento della vettura che scenderà in pista nella seconda metà del campionato in corso. «Questo periodo dell’anno marca sempre il punto di passaggio dalla monoposto della stagione in corso a quella dell’anno successivo, con risorse che in fabbrica passano dall’una all’altra vettura – ha spiegato Allisonquindi questo è un momento in cui si lavora molto su entrambi i progetti, con parecchie energie che sono ancora dedicate a migliorare le performance sul giro della vettura 2014, ma anche un grande impegno che è già rivolto al progetto 2015». «Ad Hockenheim è stato positivo essere riusciti a portare al traguardo Fernando un po’ più avanti rispetto a dove si era qualificato - ha affermato il Direttore Tecnico del Cavallinola gara di domenica per noi è stata esaltante perché ci sono stati parecchi duelli ravvicinati, molti sorpassi e anche diverse situazioni che abbiamo dovuto gestire, come arrivare al traguardo tenendo sempre monitorato il consumo di carburante e gestire attentamente l’ERS, il tutto con un occhio sempre rivolto al cielo per la costante minaccia di pioggia. Domenica, tuttavia, c’è stata anche delusione, perché non siamo riusciti a portare Kimi in zona punti, anche per colpa dei danni subiti dalla sua ala anteriore nella prima parte della gara». Tra gli ostacoli che la Ferrari dovrà superare nel corso del weekend ungherese ci sarà molto probabilmente anche quello legato alle alte temperature. «Di solito a Budapest fa sempre molto caldo in questo periodo, e questo elemento è una sfida per i piloti ma anche per le vetture e i loro sistemi di raffreddamento – conferma Allisonil grande calore metterà alla prova in modo particolare il sistema di recupero dell’energia (ERS) perché il giro è breve e non esiste un vero e proprio rettilineo ma il quantitativo di energia che passerà attraverso le batterie sarà comunque notevole. La pista poi, è spesso molto sporca e polverosa all’inizio delle prove libere del venerdì ma evolve rapidamente man mano che la gomma si deposita sull’asfalto». Roberto Chinchero

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