Analisi libere F1: che Red Bull e che Vettel!

Analisi libere F1: che Red Bull e che Vettel!
Dietro alle Mercedes sempre imprendibili. Ferrari meglio di Williams con Alonso più costante di Raikkonen

Alberto Antonini

25.07.2014 ( Aggiornata il 25.07.2014 17:29 )

Dal nostro inviato a Budapest (Ungheria): Alberto Antonini È cambiata - radicalmente - la tipologia della pista rispetto alle ultime tre gare. E sono cambiati anche i rapporti delle forze in campo. La Mercedes, è chiaro, fa sempre storia a sé, con Hamilton impegnato a mostrare a Rosberg che su questo circuito la sua superiorità non si discute. Ma dietro, le cose cambiano. La Red Bull si aspetta molto da questo Gp Ungheria, e dopo una prima sessione interlocutoria, nel pomeriggio ha raggiunto i suoi obiettivi. Christian Horber riconosce che una piccola parte del merito va alla benzina nuova, e gran parte al telaio. I problemi del mattino si sciolgono su un asfalto a 56 gradi: dove altri iniziano a perdere aderenza, Vettel segna il terzo tempo ad “appena” sei decimi da Hamilton. Ma soprattutto convince sulla simulazione di gara, con uno “stint” di ben 17 giri cronometrati, in cui scende per tre volte sotto l’1’29”. Ricciardo non riesce a imitarlo, i suoi tempi si alzano subito. Un po’ la stessa cosa succede in Ferrari, con Alonso più costante di Raikkonen. I tempi di Fernando stanno sull’1’29” basso, ma il “Long run” è piuttosto... short, sempre all’insegumento di Vettel, avvicinato anche sul giro singolo. Kimi soffre il caldo del pomeriggio, non ripete le buone prestazioni del mattino ma è comunque sesto, sia pure a 1”2 dalla vetta. La Ferrari gira comunque meglio della Williams, che nonostante la nuova ala posteriore non è a suo agio su un tracciato da carico elevato. Massa (con il vecchio fondo scocca) ha un problema alla ruota posteriore sinistra. Red Bull e Ferrari hanno un’occasione buona allontanare di nuovo la Williams nel Costruttori.

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