Hamilton e la qualifica in fiamme

Hamilton e la qualifica in fiamme
Anche in Ungheria un problema tecnico serio ha estromesso Lewis dalle qualifiche, condannandolo a una gara in rimonta

26.07.2014 ( Aggiornata il 26.07.2014 20:47 )

Ve bene i colpi di scena, ma quando già all’inizio delle qualifiche a Budapest l’inquadratura sulla Mercedes di Lewis Hamilton ha mostrato il fumo che usciva dal retrotreno, per non parlare delle fiamme subito dopo, sembrava più il frutto di una sceneggiatura perversa che non la realtà della pista. Invece… «Non ci posso davvero credere - racconta infatti Hamilton - ma non c’è stato proprio niente che potessi fare. C'è stato un problema con la macchina mentre stavo uscendo dalla penultima curva e poi il motore si è zittito. Ho pensato di poter tornare ai box, ma poi ho guardato negli specchietti e ho visto tutta la parte posteriore in fiamme ed è finita così. Ora dobbiamo vedere quali danni sono stati fatti e capire se il cambio o il motore devono essere cambiati. Siamo al punto in cui tutto è al di là della sfortuna ora: dobbiamo fare meglio come squadra. Stasera ho bisogno di trovare il modo per trasformare tutto questo in qualcosa di positivo per domani, su cui poi costruire la mia gara. Sarà un pomeriggio molto difficile, perché è uno dei circuiti più difficili per superare. Ma queste cose arrivano per metterci alla prova e come riuscirò ad uscirne sarà la cosa più importante».

Le scuse di Toto

Hamilton riesce ad essere persino un poco fatalista, anche se fra le righe dà qualche responsabilità al lavoro della squadra. Dall’altro lato, Toto Wolff non sa come scusarsi per l’accaduto: «Sono davvero devastato per quanto successo a Lewis. Il team ha lavorato duramente per fornire la migliore macchina a entrambi i piloti, ed è sconvolgente vederlo soffrire un altro problema simile in qualifica. Una Mercedes in fiamme non è certo quello che vogliamo mostrare al mondo né, allo stesso modo, è lo standard che ci diamo in squadra. Chiedo scusa a Lewis e a tutti i suoi sostenitori per questo problema che gli ha dato un’altra “montagna da scalare” per domani. Ma sappiamo che se qualcuno può farlo, è proprio Lewis. Ora lavoreremo tutta la notte per dargli la miglior monoposto possibile e studiare la strategia giusta per la gara».

Una perdita dell'iniezione

Anche il responsabile tecnico Paddy Lowe non sa quasi che dire, ma comunque conferma i sospetti che si trattasse di una fuga di carburante: «Sono abbattuto per questi problemi che hanno penalizzato di nuovo Lewis, subito dopo la sua fantastica gara in Germania. Stiamo ancora smontando la macchina per capire la causa della perdita di carburante, ma in ogni caso è stato un chiaro sintomo di una fuga di benzina ad alta pressione dal sistema di iniezione diretta del motore. Questo ha causato un incendio notevole che ha rovinato gran parte della monoposto. Ora non possiamo che fare del nostro meglio per dare a Lewis la macchina e i mezzi per fare il miglior recupero possibile nella gara di domani». A proposito della sistemazione della macchina, è stato poi comunicato che si è verificata la necessità di sostituire scocca, motore e cambio, per cui Hamilton partirà dalla pit-lane. Maurizio Voltini

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