F1, Ecclestone contro le ripartenze da fermo

F1, Ecclestone contro le ripartenze da fermo
Il presidente della Fom: “Non le avremo nel 2015. La F1 non ha bisogno di grandi cambiamenti. Né di Briatore”

30.07.2014 ( Aggiornata il 30.07.2014 12:30 )

Adesso si è convinto anche lui. Bernie Ecclestone ha visto il Gp Ungheria e lo ha definito “una gara fantastica”. E dopo avere polemizzato tanto contro i motori turbo e il loro (poco) rumore, adesso si è convinto che non servano grandi cambiamenti. “Quello che abbiamo visto in Ungheria va bene così. Abbiamo solo bisogno di cambiare alcuni dettagli, di liberarci di regole assurde che si sono accumulate negli anni”. Una di queste regole riguarda la partenza da fermo dopo la safety car, che dovrebbe essere introdotta l’anno prossimo, dopo essere stata approvata dal Consiglio Mondiale. “Non ci sarà”, promette il capo della Fom. Si vede che Bernie vuole impegnarsi in prima persona nel rifare la F1. Forse per questo ha incaricato i suoi avvocati, nel processo che lo vede imputato a Monaco di Baviera, di cercare una mediazione extragiudiziaria, offrendo ben 25 milioni di Euro come indennizzo per il presunto danno creato alla Bayerische Landesbank nella cessione della società F1.

Giallo Briatore

Un altro piccolo “giallo” riguarda Flavio Briatore. A quanto pare, alla riunione dei team principal a Budapest, dietro suggerimento di Colin Kolles nuovo boss Caterham, era stato fatto il nome di Flavio Briatore come membro “aggiunto” del nuvo Popularity Group. Risulta che Bernie abbia approvato l’idea. Ma al tedesco ‘Auto motor und sport’ ora dice: “Per fare queste cose non abbiamo bisogno di Flavio”. Che, da parte sua, per ora rifiuta di commentare. Alberto Antonini

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