Sul tracciato belga Raikkonen ha vinto già ben 4 volte, mentre Alonso non c’è mai riuscito in F1
19.08.2014 ( Aggiornata il 19.08.2014 18:12 )
Chiamatela statistica o se preferite cabala, ma quello di Spa-Francorchamps (dove si correrà il prossimo GP F1) è un circuito che ha visto spesso svettare una Ferrari e che, parlando dei piloti attuali delle Rosse senza andare a scomodare i ben sei successi di Schumacher, vede un’incredibile prevalenza di Raikkonen su Alonso. Perché qui il finlandese ha vinto per 4 volte - due con la McLaren (2004-2005) e due con la Ferrari (2007-2009) - mettendosi alla pari nell’Albo d’Oro con Jim Clark e subito dietro ad Ayrton Senna; quando invece lo spagnolo non può vantare alcun successo su questo tracciato così iconico, almeno in Formula Uno.
Infatti Fernando ha vinto a Spa giusto in F.3000, nel 2000, ma con la F1 non è mai stato baciato dalla sorte: è appena il caso di ricordare come nel 2012 si vide piombare addosso la Lotus di Grosjean alla prima curva, ma anche come in qualifica nel 2013 un testacoda sul bagnato e la successiva bandiera a scacchi prima di potersi “lanciare” gli impedirono di schierarsi oltre la quinta fila, arrivando ciò nonostante secondo in gara e offrendo un entusiasmante sorpasso su Webber all’imbocco di Eau Rouge.
Decisamente meglio è andata finora a Kimi, nelle Ardenne, tanto che nel 2009 riuscì addirittura a ottenere l’unica vittoria con la Ferrari F60, una delle monoposto meno riuscite della Scuderia modenese dal 1993 in poi. Un “record” che però quest’anno la F14T potrebbe riuscire a battere, in negativo… Restano tuttavia 8 GP per cercare di risollevare la situazione, e chissà che questo non possa avvenire magari proprio in Belgio per mano di Raikkonen, quest’anno ancora alla caccia di un risultato all’altezza delle aspettative e delle sue effettive capacità, dopo il sesto posto nella scorsa gara in Ungheria e il terzo sfumato a Montecarlo.
«Spa è probabilmente la mia pista preferita - afferma del resto lo stesso Kimi Raikkonen tramite il sito ufficiale della Ferrari - perché è un circuito vecchio stile con salite e discese dentro il bosco. Mi piace anche per il fatto che è veloce e scorrevole. Di solito, inoltre, propone anche un bello spettacolo per gli spettatori. Penso che come pilota puoi fare la differenza in ogni parte della pista anche se, come su tutti i circuiti, si tratta di una combinazione di fattori. Alla curva 1, il tornantino (comunemente conosciuto come La Source, ndr), puoi guadagnare o perdere molto tempo: c’è bisogno di una buona velocità di uscita perché di seguito arriva un lungo rettilineo, che include anche la esse in salita di Eau Rouge. Nelle ultime stagioni è stato possibile affrontare questa curva in pieno senza troppa fatica, anche se quest’anno, con le nuove vetture, potrebbe non essere la stessa cosa».
Poi, confermando un po’ le nostre premesse, Kimi aggiunge: «L’ultima volta che ho guidato qui per la Ferrari ho vinto (nel 2009) e quel successo arrivò in una stagione in cui stavamo facendo fatica fin dall’inizio del campionato. A Spa riuscimmo a far girare tutte le cose per il verso giusto e sarebbe bello che la stessa cosa accadesse anche in questa stagione. Questo renderebbe certamente più divertente la gara dal momento che è più bello correre se si ottengono risultati!». Indubbiamente quest’ultima possibilità è qualcosa che auspicano in molti, vero?
Maurizio Voltini
Infatti Fernando ha vinto a Spa giusto in F.3000, nel 2000, ma con la F1 non è mai stato baciato dalla sorte: è appena il caso di ricordare come nel 2012 si vide piombare addosso la Lotus di Grosjean alla prima curva, ma anche come in qualifica nel 2013 un testacoda sul bagnato e la successiva bandiera a scacchi prima di potersi “lanciare” gli impedirono di schierarsi oltre la quinta fila, arrivando ciò nonostante secondo in gara e offrendo un entusiasmante sorpasso su Webber all’imbocco di Eau Rouge.
Decisamente meglio è andata finora a Kimi, nelle Ardenne, tanto che nel 2009 riuscì addirittura a ottenere l’unica vittoria con la Ferrari F60, una delle monoposto meno riuscite della Scuderia modenese dal 1993 in poi. Un “record” che però quest’anno la F14T potrebbe riuscire a battere, in negativo… Restano tuttavia 8 GP per cercare di risollevare la situazione, e chissà che questo non possa avvenire magari proprio in Belgio per mano di Raikkonen, quest’anno ancora alla caccia di un risultato all’altezza delle aspettative e delle sue effettive capacità, dopo il sesto posto nella scorsa gara in Ungheria e il terzo sfumato a Montecarlo.
«Spa è probabilmente la mia pista preferita - afferma del resto lo stesso Kimi Raikkonen tramite il sito ufficiale della Ferrari - perché è un circuito vecchio stile con salite e discese dentro il bosco. Mi piace anche per il fatto che è veloce e scorrevole. Di solito, inoltre, propone anche un bello spettacolo per gli spettatori. Penso che come pilota puoi fare la differenza in ogni parte della pista anche se, come su tutti i circuiti, si tratta di una combinazione di fattori. Alla curva 1, il tornantino (comunemente conosciuto come La Source, ndr), puoi guadagnare o perdere molto tempo: c’è bisogno di una buona velocità di uscita perché di seguito arriva un lungo rettilineo, che include anche la esse in salita di Eau Rouge. Nelle ultime stagioni è stato possibile affrontare questa curva in pieno senza troppa fatica, anche se quest’anno, con le nuove vetture, potrebbe non essere la stessa cosa».
Poi, confermando un po’ le nostre premesse, Kimi aggiunge: «L’ultima volta che ho guidato qui per la Ferrari ho vinto (nel 2009) e quel successo arrivò in una stagione in cui stavamo facendo fatica fin dall’inizio del campionato. A Spa riuscimmo a far girare tutte le cose per il verso giusto e sarebbe bello che la stessa cosa accadesse anche in questa stagione. Questo renderebbe certamente più divertente la gara dal momento che è più bello correre se si ottengono risultati!». Indubbiamente quest’ultima possibilità è qualcosa che auspicano in molti, vero?
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