Marchionne: Nessuno è indispensabile

Marchionne: Nessuno è indispensabile
Forte critica dell’amministratore delegato Fiat verso Montezemolo. Per i risultati e per certe frasi usate

07.09.2014 ( Aggiornata il 07.09.2014 18:58 )

Proprio mentre Alonso si ritirava a Monza e la Ferrari lasciava il Gp d’Italia con il peggior piazzamento della sua storia recente - solo il 9° posto di Raikkonen - Sergio Marchionne da Cernobbio, dove si svolgeva il forum sull’economia, lanciava forti critiche a Montezemolo. Del quale non ha gradito evidentemente certe frasi dette ieri a Monza in cui il Presidente ribadiva un ruolo prioritario e il diritto di essere lui eventualmente a rinunciare alla Ferrari e non il contrario. Ha detto Marchionne: “Io e Luca siamo amici ma quando ho letto quelle dichiarazioni... Sono cose che non avrei mai detto io di me stesso. Io come amministratore delegato mi considero essenziale, ma so benissimo che sono al servizio dell’azienda. Invece, crearsi l’illusione di essere al di fuori delle regole e della dipendenza che esiste fra azienda e amministatore delegato, non può esistere”. “La Ferrari è una controllata della Fiat, abbiamo il 90% della proprietà. L’abbiamo fatta gestire da Montezemolo per un certo periodo di tempo perché l’indipendenza della Ferrari anche nel prodotto e nel posizionamento di mercato era importante. Era importante che si separasse dalla Fiat e Chrysler perché agisce in un mondo diverso. Ma io, come tanti altri e come lui (Montezemolo ndr), siamo al servizio dell’azienda. Quando un’azienda cambia idea o comunque quando non c’è più la convergenza di obiettivi, le cose cambiano”. “Sono due parti della realtà Ferrari che sono importanti per noi come azionisti e per noi come azienda: una sono i risultati economici, i volumi, cosa su cui Luca ha fatto un grandissimo lavoro e gli ho fatto i complimenti. L’altro è la gestione sportiva. Il cuore di Ferrari è quello di vincere in F1; io sono un tifoso da anni, è dura vedere la Ferrari in queste condizioni, con i migliori piloti del mondo, con box di una qualità eccezionale e gli ingegneri che sono davvero bravi, che non riesce a vincere nulla dal 2008”.
“La cosa importante per la Ferrari non sono soltanto i risultati economici, ma vincere in F1. E sono sei anni che stiamo facendo una grande fatica. Abbiamo due campioni del mondo e non riusciamo a metterli in condizione di vincere. Mi dà una fastidio enorme”. “È una cosa da riparare e mettere a posto: per noi è essenziale nei mercati rappresentare una Ferrari vincente in F.1. E questo è un punto non negoziabile; è un obiettivo assolutamente chiaro e non possiamo accettare una situazione diversa da questa. Non voglio vedere gente in settima posizione o dodicesima”. Ma poi Marchionne ha fatto capire che un cambio di presidenza per ora non è in agenda. a.s.

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