Ferrari, il futuro: da Alonso allo sponsor, problemi per Marchionne

Ferrari, il futuro: da Alonso allo sponsor, problemi per Marchionne
L'uscita di Montezemolo e la morte dell'uomo che era lo sponsor complicano gli scenari per la Ferrari. Ecco le possibili conseguenze

10.09.2014 ( Aggiornata il 10.09.2014 13:10 )

Le dimissioni di Montezemolo e la morte di Emilio Botin, presidente e azionista del Banco Santander, ovvero lo sponsor principale della Ferrari (assieme alla Philip Morris), due vicende accadute pressoché contemporaneamente, sono un doppio trauma ed una bella complicazione per la Ferrari F1. Senza Montezemolo la Ferrari perde un enorme riferimento anche a livello politico. Soprattutto in F1 perché era Montezemolo, per via del suo enorme carisma, che faceva la politica sportiva di Maranello nei Gran Premi. Domenicali prima e Mattiacci gestivano la quotidianità della squadra, l’organizzazione e dirigevano gli 800 uomini del reparto corse, ma le decisioni più strategiche - dall’ingaggio dei piloti alla posizione della Ferrari sui regolamenti e gli stessi rapporti con Ecclestone e la Fia - erano decisioni prese personalmente da Montezemolo, non certo dal team principal. Senza Montezemolo la strategia e la linea “politica” dovranno essere dettate dal nuovo Presidente, cioé Marchionne, il quale ha un’esperienza minima di corse e di F1. Presumibilmente Marchionne si consulterà con il team principal Mattiacci per queste scelte, ma non avrà tempo di seguire direttamente le vicende della squadra in pista o le trattative economico-politiche. E comunque davanti al mondo della F1 né Mattiacci né lo stesso Marchionne hanno il carisma e la rete di conoscenze che aveva Montezemolo indispensabile per tessere alleanze strategiche in F.1. Di sicuro perciò la Ferrari uscirà indebolita dal cambio di presidenza. Dove potrebbe venir fuori rafforzata invece è sul piano economico perché Marchionne, in quanto capo della Fca e nello stesso della controllata Ferrari, non lesinerà certo investimenti e finanziamenti al Cavallino per tornare al vertice più rapidamente in F1; quegli stessi investimenti che aveva invece “tagliato” in tempo recenti a Montezemolo. L'altro grossa dramma imprevedibile è la scomparsa di Emilio Botin, presidente e azionista della Santander, una delle più grosse banche europee e da sempre sponsor di Alonso in F1. Botin ha sempre finanziato Alonso e le squadre in cui lo spagnolo ha corso negli ultimi anni. Fu la Santander a sponsorizzare la McLaren nel 2007, anno dell'arrivo del pilota spagnolo. L'operazione Alonso-Ferrari nel 2010 fu resa possibile ancora dalla Santander che si prese carico di una bella parte dell'ingaggio del ferrarista, tanto che da allora la Santander compare su tute dei piloti e parti dell'auto della Ferrari. Assieme alla Philip Morris, che ha una presenza “velata” a causa delle leggi anti-tabacco, Santander è l'altro sponsor principale di Maranello. Con la scomparsa di Botin, Alonso perde un amico, un punto di riferimento, ma anche il finanziatore principale della sua carriera agonistica. Poiché il contratto Philip Morris è in scadenza nel 2015, era possibile che dopo quella data sarebbe rimasta solo la Santander come sponsor principale della Ferrari in F1. E adesso che succederà invece? I sostituti di Botin al vertice della banca spagnola potrebbero anche cambiare strategie di investimento. Di certo, per tutti questi motivi la delicata questione del rinnovo del contratto di Alonso in Ferrari oltre il 2016, che contempla anche l'appoggio finanziario di Santander diviene più complicata. La strada per Marchionne d'ora in poi è davvero in salita. E queste complicazioni non le aveva previste nei giorni in cui ha lanciato i primi anatemi contro Montezemolo.

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