Rosberg, non fu complotto: c’è una prova

Rosberg, non fu complotto: c’è una prova
Il “dritto” a Monza fu davvero uno sbaglio involontario per difendersi perché in rettifilo era quasi 20 km/h più lento in Hamilton

15.09.2014 ( Aggiornata il 15.09.2014 11:53 )

Ora che l’effetto mediatico dell’avvicendamento alla Presidenza Ferrari si è un po’ placato, l’attenzione ritorna sul mondiale F1 che riprende a Singapore e sul duello Rosberg-Hamilton separati da 22 punti in classifica. L’epilogo del duello monzese fra i due non ha convinto tutti: c’è ancora una frangia di appassionati che pensa che Rosberg a Monza abbia sbagliato apposta andando dritto alla prima variante al 29° giro per “restituire” a Hamilton una parte dei punti persi con la tamponata di Spa. Autosprint da tempo sostiene invece che quello di Rosberg è stato un errore vero e proprio, uno sbaglio di valutazione in frenata dettato dalla sua foga e dal disperato tentativo di resistere rischiando di più in frenata a un Hamilton implacabile e più veloce di lui che gli stava rosicchiando metro su metro giro dopo giro. A prescindere dal fatto che se la Mercedes voleva davvero invertire le posizioni tra i due, l’avrebbe fatto in modo meno vistoso, ad esempio durante una sosta ai box ritardando il cambio gomme a Rosberg, va detto che ci sono tanti indizi che dimostrano sia stato un normale errore di guida: a partire dalle dichiarazioni di Rosberg stesso. Adesso, a suffragare la nostra tesi, emergono nuovi dati inoppugnabili a confermare il fatto che Rosberg fosse in una condizione di inferiorità in quel momento. E questo dimostra ancor di più la tesi dell’errore di guida. Uno sbaglio di valutazione in frenata. I rilevamenti di velocità alla “speed trap”, il sensore collocato nel punto più veloce del circuito (il rettifilo principale poco prima della staccata della prima Variante), dicono che Rosberg fosse costantemente più lento sul dritto dei suoi avversari. Cosa che l’esponeva al rischio di subire un sorpasso in scia o in frenata. Forse perché aveva scelto un alettone leggermente più incidente, forse perché viaggiava sempre da solo non potendo sfruttare mai l’effetto del Drs, Rosberg di fatto a Monza ha registrato il secondo valore peggiore in assoluto di velocità massima: appena 331 km/h. Peggio di lui solo Sutil a 329 km/h. Viceversa Hamilton era costantemente più veloce in rettifilo e ha più volte toccato i 358,6 km/h grazie anche all’uso del Drs. È molto probabile che Rosberg fosse a conoscenza di questi dati durante la corsa e sapendo che Hamilton dietro di lui, grazie al Drs, avesse quasi 30 km/h di velocità in più e potesse attaccarlo con la scia in frenata, abbia cercato di allungare un po’ la frenata per lasciare meno spazio all’inglese. Da lì lo sbaglio. Minimo, ma sufficiente per compromettere la gara. Le tesi dei complottisti invece vertono su due punti: primo che Rosberg, se avesse davvero sbagliato per caso la frenata, avrebbe bloccato le ruote in una frenata d’emergenza e invece non si è visto il fumo delle gomme bloccate. Secondo, il sorrisetto sarcastico e di compiacimento che Toto Wolff, inquadrato dalla tv, avrebbe fatto vedendo l’episodio. Quest’ultimo episodio è poco significativo perché certi addetti ai lavori del servizio tv di Ecclestone hanno già detto che molte immagini che gli spettatori credono trasmesse in diretta, fanno invece parte di spezzoni registrati pochi minuti prima. Quindi l’inquadratura di Wolff poteva essere relativa a un momento precedente. L’episodio dell’assenza di ruote fumanti bloccate è stato spiegato dallo stesso Rosberg. Gli era già capitato in prova di arrivare lungo e si era accorto che frenando disperatamente per fare la curva, aveva spiattellato le gomme, finendo per doverle poi cambiare al box. Per cui quando in gara ha commesso l’errore, Rosberg ha preferito non insistere troppo coi freni per fermare la macchina e pagare un prezzo ancor più alto nella performance di gara, ma ha scelto di andare lungo e girare oltre le protezioni. In quel modo ha perso 2,1 secondi e la prima posizione, ma almeno ha evitato di fare un pit stop extra per cambiare pneumatici, cosa che gli avrebbe fatto perdere molte più posizioni. A complemento, vi proponiamo nella tabella sottostante i tempi sul giro di Rosberg e Hamilton nei giri degli svarioni del tedesco, da cui si nota l’avvicinarsi inesorabile di Lewis, il distacco fra i due che scende progressivamente - prova del nervosismo di Rosberg - e l’effetto sui tempi sul giro dei suoi due errori in frenata. Alberto Sabbatini   I tempi sul giro e i distacchi Rosberg-Hamilton nei giri degli errori Primo errore
GiroRosberg        Massa        Hamilton
61'29"5161'29"4991'29"701*
71'30"1881'29"9861'29"646**
81'29"5061'29"5471'29"495***
91'31"2901'29"6221'29"541****
101'29"4731'30"8961'29"306*****

Note
*Giro veloce Massa. Vantaggio di Rosberg 3"8
**Rosberg è il più lento fra i tre di testa, il suo vantaggio si riduce a 3"6
***Giro veloce Hamilton. Vantaggio Rosberg 3"6
****Errore Rosberg: il vantaggio si riduce a 2"0
*****Hamilton Giro veloce e sorpasso su Massa
Dal 12° al 14° giro Hamilton metterà a segno per 3 volte il giro veloce, riducendo il distacco da Rosberg da 2"277 dell'11° giro a 1"459 del 15°. Non ancora sufficiente per azionare il DRS: Lewis non riuscirà a scendere sotto al secondo di distacco per tutto il primo stint, anche per via delle indicazioni ricevute dal muretto. Pit stop e secondo errore
GiroRosberg        HamiltonGap
221'29"5511'29"5481"435
231'29"1361'29"0831"382
241'34"1131'29"983     *        
251'49"1141'33"715     **        
261'28"9971'48"9581"814
27 1'28"7601'28"3301"384***
281'28"6911'28"0530"745****
291'30"9281'28"004       -2"178
301'29"2881'28"795       -2"671

Note
*Rosberg ai box
**Hamilton ai box
***Giro veloce Hamilton
****Giro veloce Hamilton. Per la prima volta Lewis ha la possibilità di usare il DRS.
Errore Rosberg / Giro veloce Hamilton.
Il distacco di Rosberg dopo l'errore è già tale per cui non possa essere 
in grado di azionare il DRS per tentare un contrattacco.
Ricerca di: Michele Merlino

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