Con Vettel alla scoperta di Sochi

Con Vettel alla scoperta di Sochi
Team e piloti già oggi impegnati ad ispezionare l'inedito circuito russo per scoprirne i segreti. Il video del giro di pista con Seb

08.10.2014 ( Aggiornata il 08.10.2014 12:58 )

  La tappa sul Sochi International Street Circuit sarà l’unica novità assoluta del calendario Formula Uno 2014. Lungo 5.853 metri, il tracciato cittadino concretizza dopo oltre 25 anni la volontà di portare la Formula Uno in Russia dopo vari tentativi falliti. E’ stato realizzato sfruttando le strade che circondano il Sochi Olympic Park, ovvero gli impianti costruiti per lo svolgimento dei Giochi Olimpici invernali del 2014, più alcuni tratti costruiti appositamente per modellare la pista disegnata dall’architetto Herman Tilke. Il circuito è caratterizzato da 18 curve, 12 a destra e 6 a sinistra, con una varietà notevole di angoli. La larghezza della carreggiata varia da 13 a 15 metri. Vi proponiamo il video del giro di pista con Sebastian Vettel a bordo di una berlina Infiniti Q50: il tedesco si diverte tra “traversi” e fischi di gomme, ma con le F1 sarà un'altra cosa. Le simulazioni hanno indicato la pista come un tracciato di media velocità, con una punta massima stimata in 320 km/h, che sarà raggiunta sul rettilineo di 650 metri tra la prima e la seconda curva. La velocità media sul giro è stimata in 215 km/h . «Come in quasi tutte le gare disputate quest’anno – ha spiegato il responsabile della Pirelli Paul Hembrey – abbiamo stimato tra due e tre pit stop per in gara. Considerando questo parametro, la bassa abrasione dell’asfalto, e le temperature previste temperate, abbiamo puntato sulle mescole Medie e Soft». Uno dei punti indubbiamente più interessanti sarà la lunga curva (la numero “4”) che raccorda il termine del rettilineo con la parte mista del circuito. Un tratto che secondo alcuni piloti che hanno provato la pista al simulatore, ricorda la famosa “8” di Istanbul. Sarà l’elemento che rischia di condizionare maggiormente il setup delle monoposto, considerando che ci dovrà da trovare un compromesso tra il carico aerodinamico e velocità di punta. Roberto Chinchero

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