F1: Caterham, ultimo atto

F1: Caterham, ultimo atto
Probabilmente il suo mondiale finisce qui. Ma anche Marussia deve decidere entro oggi se andare ad Austin. Si corre in 18?

24.10.2014 ( Aggiornata il 24.10.2014 11:40 )

Diciotto monoposto sulla griglia di partenza ad Austin. Venti, nella migliore delle ipotesi. La Caterham sta per ritirarsi dal mondiale F1, la Marussia deve decidere entro oggi se affrontare la doppia trasferta (i biglietti vengono sempre acquistati all’ultimo momento!) Stati Uniti-Brasile. Alla Caterham, dopo l’addio del team principal Manfredi Ravetto, l’ultimo atto è uno cambio di accuse fra la società svizzera Engavest (che fa capo agli “acquirenti” di Colin Kolles) e la vecchia proprietà 1Malaysia di Tony Fernandes. La facciamo corta: Fernandes sostiene che chi ha comprato non ha pagato, Engavest replica che non è vero, che ha fatto fronte a tutti i suoi impegni e ha pagato gli stipendi. La questione andrà per avvocati, ma intanto il team non ha i mezzi per affrontare le ultime tre gare della stagione. Kobayashi ed Ericsson rischiano di restare a piedi. Né va molto meglio alla Marussia, dove Alexander Rossi sperava di salire in macchina al posto dello sfortunato Jules Bianchi, ma per il momento non ci sono garanzie di continuità. Domani, sabato, è il termine ultimo, perché il materiale deve partire con il cargo per gli Usa. Lo scenario delle 18 monoposto al via non è poi così irreale. Saremmo al minimo garantito per i diritti tv, ma intanto si pensa già a un futuro con la terza monoposto. La Fia, però, ha fatto sapere che non obbligherà nessun team a schierare una vettura in più nel 2015. Perché l’accordo per il numero minimo è soprattutto commerciale, fra le squadre e la Fom di Bernie Ecclestone. Alberto Antonini

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