Marchionne, prima riunione Ferrari F1

Marchionne, prima riunione Ferrari F1
Il presidente del Cavallino ha incontrato a Maranello la squadra in partenza per il Gp Usa. A quando l'annuncio dell'ingaggio di Vettel?

28.10.2014 ( Aggiornata il 28.10.2014 13:34 )

Visita a sorpresa (ma non troppo) di Sergio Marchionne, lunedi 27 a Maranello. Arrivato al mattino presto da Torino in elicottero, il fresco presidente della Ferrari ha compiuto una delle prime “full immersion” da capo ferrarista nell'azienda che guida dal 13 ottobre. Nel più puro stile “montezemoliano” che aveva introdotto le riunioni operative con il reparto corse del lunedi pre o post Gran Premio, Marchionne ha voluto anticipare proprio a lunedi 27 il suo arrivo a Maranello trascurando altri impegni concomitanti societari Fiat perché ieri c'era tutto lo staff della F1 che sarebbe partito solo oggi, martedi 28, alla volta di Austin negli Stati Uniti per il Gran Premio del Texas di Formula Uno. Marchionne ha anche fatto capire che sarà a Maranello almeno una volta a settimana per seguire di persona le problematiche della Ferrari, sia industria che sport. E questa affermazione rassicura chi vedeva nella sua nomina un presidente-assente che si sarebbe occupato per lo più a distanza dei problemi del Cavallino, meno strategici a livello aziendale di quelli dell'intero gruppo FCA. Marchionne ha incontrato il team principal Mattiacci e parte dello staff di vertice della squadra F1 ed è probabile che abbia concordato con loro i tempi ed i modi dell'annuncio dell'ingaggio di Sebastian Vettel per il 2015 che ancora non viene comunicato perché si aspetta per gli impegni presi con Alonso che sia prima lo spagnolo ad annunciare la sua futura destinazione (McLaren-Honda?). Una delle ipotesi è che l'annuncio venga dato ad Austin nei giorni del Gp ma è probabile che non succeda: primo perché l'incertezza di Alonso è ancora palpabile ed è anche legata alla guerra per il comando societario della McLaren fra Dennis e i nuovi possibili azionisti, che non si risolverà nel giro di pochi giorni. Per cui è improbabile che Alonso possa annunciare le sue mosse entro due o tre giorni. Secondo perché Marchionne non dovrebbe essere presente ad Austin, anche se se la F1 fa tappa nella sua patria adottiva, perché a inizio ottobre, al salone di Parigi aveva detto pubblicamente che nei giorni del Gp sarebbe stato impegnato altrove. E forse per il suo debutto “in pista” da presidente Ferrari aspetta anche la coincidenza dell'annuncio di Vettel che magari ambirebbe a dare in prima persona e che potrebbe a quel punto slittare ad Abu Dhabi. Salvo accelerazioni dell'ultimora.

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