Ecclestone, un siluro a Mattiacci

Ecclestone, un siluro a Mattiacci
"Non sa quanto resterà ancora in quella posizione. Io straccerei i contratti". La provocazione: riempire la griglia con le Gp2

03.11.2014 ( Aggiornata il 03.11.2014 19:45 )

«Il signor Mattiacci non sa per quanto tempo farà il suo lavoro alla Ferrari. Che interesse ha in decisioni che riguardano i prossimi tre anni?». La frase di Bernie Ecclestone è sorprendente. Anche perché arriva nel momento “caldo” della trattativa che dovrebbe garantire la sopravvivenza dei team più piccoli. Il capo della Fom, però, ha una sua strategia. «Le grandi squadre mi ricordano che esistono dei contratti. Ma molti dei team principal non sono preoccupati per il domani, perché le squadre non appartengono a loro. Io - propone - straccerei tutti i contratti che ho fatto con le squadre. E sarei pronto a condonare, dalle entrate di quest’anno, tutti i debiti che riguardano i fornitori. Il rimanente verrebbe distribuito il prossimo anno, su una base più equa, che dovrebbe essere valida anche in futuro». Marco Mattiacci, invece, parlando a nome della Ferrari ha sempre detto che «vogliamo una torta più grossa, non una distribuzione diversa». Vale a dire che secondo lui le squadre dovrebbero prendere più del 50 per cento attuale. Va detto, però, che ogni squadra ha trattato con Ecclestone “ad personam”, quando è stato il momento di impegnarsi per i nuovi accordi commerciali. Le grandi squadre hanno, in teoria, anche un obbligo di permanenza fino al 2020. Ma davanti alla prospettiva di schieramenti di partenza sempre più risicati, sempre Bernie ha lanciato una provocazione: rimpolpare la griglia con vetture Gp2 modificate per avere più potenza. Una provocazione, appunto. Impossibile da realizzare (pensate solo all’autonomia del carburante). Ma l’idea di fare come in MotoGP, usando vetture di categoria diversa con agevolazioni tecniche, stuzzica qualcuno. Alberto Antonini

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