Alonso: la Ferrari senza di me

Alonso: la Ferrari senza di me
"Più motivazione e meno pressione". Nessuna novità - e una battuta - sul suo futuro: "Compro la Marussia"

06.11.2014 ( Aggiornata il 06.11.2014 16:33 )

Dal nostro inviato a Interlagos (Brasile): Alberto Antonini Di che cosa ha bisogno la Ferrari del post-Alonso? “Se sento che hanno bisogno di essere più motivati e di lavorare in futuro con meno pressione, lo capirò”. Così la pensa proprio Fernando, facendo intendere che dopo di lui le cose cambieranno. L’ultima voce sul suo futuro è l’intervista alla tedesca “Bild” di Eric Boullier della McLaren, in cui il francese fa intendere di non poter aspettare ancora a lungo la decisione definitiva. “Nel paddock ci sono tante voci: prima la McLaren, poi la Lotus con la quale, è vero, ho una discussione d’affari, ma solo con Gerard Lopez per la squadra di ciclismo. Oggi ho letto che compro la Marussia per un dollaro... Non ho nessuna scadenza settimanale, la situazione è la stessa di cui ho parlato in Giappone. Ho preso una decisione due o tre mesi fa, spero di farvela sapere presto. Sono molto fortunato a non avere i problemi di altri piloti in lotta per un sedile, e di poter scegliere dove andrò”. E se la Mercedes dovesse dominare ancora? “È probabile, visto da fuori. Lo pensavamo anche della Red Bull l’anno scorso, e poi nell’ultimo inverno non riuscivano a fare più di cinque giri nei test. Questa, comunque, non è la priorità. La priorità è la gara di questo fine settimana”. Per la gara brasiliana, Alonso non spera neanche nella pioggia: “Non credo che due gocce cambieranno le cose in una stagione in cui siamo andati solo due volte sul podio. Qui nel team c’è un po’ di delusione, ma dal punto di vista personale, anche se i risultati sono stati scarsi, penso di avere disputato il mio migliore campionato. Con il punto più alto in Ungheria e il più basso in Giappone, per l’incidente di Jules e per il ritiro dopo poche curve”. In generale, il Brasile si presenta come un’incognita. “Perché l’asfalto è nuovo e abbiamo visto situazioni simili a Sochi, che non usurava le gomme ma con molto grip, e ad Austin. Per questo anche qui è un punto interrogativo”.

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