Rosberg 6 volte più veloce di Hamilton

Rosberg 6 volte più veloce di Hamilton
In ogni sessione, dalle libere alla pole, ha preceduto il compagno. "Sono supergasato per la corsa"

08.11.2014 ( Aggiornata il 08.11.2014 19:20 )

Incredibile ma vero, Nico Rosberg (che dei due piloti Mercedes sembra quello un pizzico meno veloce) è il poleman del 2014. Con la decima pole position surclassa Hamilton che è fermo a quota 7 e gli dà una lezione di guida a Interlagos, pista che Lewis non digerisce tantissimo. Rosberg è stato il più veloce in tutte le sessioni di prova in Brasile: venerdì ha rifilato 221 millesimi a Hamilton nelle libere-1 e poi altri 213 millesimi nelle libere-2. Sabato mattina Rosberg è stato ancor più veloce di Hamilton di 114 millesimi nelle libere-3. E una volta arrivati in qualifica, invece di farsi risucchiare dall’inglese come accaduto tante altre volte, in questa occasione l’ha sonoramente battuto. Ogni volta che Hamilton scendeva in pista Rosberg lo tallonava e limava via centesimi al tempo di Lewis. Con metodo e gelida precisione. In Q1 Hamilton si migliora rispetto alle libere del mattino e scende sotto il muro del 1’10”5? E subito Rosberg gli rifila 110 millesimi. Si va in Q2 e Hamilton sbaglia qualcosa, tanto che viene superato dalle Williams e Rosberg implacabile lo distacca di quasi mezzo secondo: 409 millesimi. in Q3, la fase decisiva, Hamilton dà il massimo, arriva a bloccare gomme in frenata, stabilisce parziali record e finisce a ridosso del muro di quel 1’09”, che sembrava impossibile solo due giorni prima. Eppure Rosberg lo fa sfogare e poi lo martella: 1’10”023, altri 33 millesimi meglio di lui. Per Nico il tempo di qualifica è stato stellare, velocissimo: 1’10”023. Non si può paragonare al 2013 stavolta, ultima stagione con i motori V8 aspirati, perché l’anno scorso pioveva al sabato. Ma il riferimento giusto è il record assoluto della pista di Interlagos: che risale al lontano 2004 (come quasi tutti i record del mondiale F1) quando le macchine avevano i motori 3 litri da 900 cavalli e l’aerodinamica non era “castrata” come oggi. Bene, Rosberg è andato molto vicino a infrangere il record di quel lontano 2004 che apparteneva a Barrichello con la Ferrari in 1’09”822. Rosberg con la Mercedes W05 è arrivato a soli 201 millesimi da quel tempo incredibile. Mai una F1 moderna a motore turbo era stata così vicina alle F1 non limitate del passato. Rosberg ha commentato così la sua qualifica: “È andato bene tutto il week end, mi sono sentito in grado di spingere e l’ho fatto”. Poi rivela un particolare curioso: “A un certo punto verso la fine delle qualifiche ho sbagliato qualcosa nell’assetto toccando i bottoni sul volante ma ho deciso di lasciare così: non mi sentivo sicuro a tornare indietro e cambiare perché avevo paura di fare danni”. Non è la prima volta che commette questo errore: anche ad Austin nel momento del sorpasso decisivo aveva toccato qualche pulsante sbagliato nel volante nel tentativo di resistere ad Hamilton che gli aveva preso la scia. Stavolta Rosberg ha deciso di non fare ulteriori danni. “Ho pensato: lascio così, speriamo bene. Ed è andata bene. Ora sono supergasato per la corsa”. Già, la corsa in cui si gioca le ultime residue chances di tenere il passo di Hamilton avanti di 24 punti in campionato. Deve assolutamente precederlo per sperare nella finalissima di Abu Dhabi col doppio punteggio. “La sconfitta di Austin mi ha fatto male nella testa, ma non per tanto. Dopo ho accettato quanto successo e mi sono concentrato per Interlagos”. Hamilton è avvisato...

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