Qualche problema di gomme, con 3 pit-stop generalmente necessari per concludere il
GP del Brasile, ma nessun vero colpo di scena (giusto l'inconsueto
ritiro di Ricciardo per problemi alle sospensioni): così le Mercedes monopolizzano i primi due gradini del podio, con
Rosberg stavolta riuscito a controllare fino alla fine
Hamilton sempre negli specchietti nonostante un testacoda dell'inglese. Sebbene a circa 40 secondi di distacco, bel
terzo posto di Massa, nonostante un paio di infortuni ai cambi gomme: nel primo rimedia uno stop&go di 5 secondi per velocità eccessiva, mentre nell'ultimo si fa confondere dalla tuta chiara dei meccanici e infila i box McLaren prima di quelli Williams. Ma stavolta la sfortuna non lo ha colpito più di cosi, permettendogli una gara che invece non è riuscita a
Bottas, solo 10° (e sudato, dovendo resistere a
Kvyat usando gomme con 31 giri).
Gara decisamente consistente da parte di
Button 4°, che nelle difficoltà ci mette sempre del suo, ma anche da parte di
Vettel giunto poco dietro: il tedesco può recriminare solo su un piccolo errore al primo giro, un largo che gli ha fatto perdere un paio di posizioni poi recuperate. Alle loro spalle entrambe le
Ferrari, che stavolta hanno attirato l'attenzione in modo positivo, e non solo per il risultato di squadra: questo sia per il notevole duello a filo di ruota sul finale fra
Alonso e Raikkonen, sia per come il finlandese è riuscito a effettuare
solo due soste, unico fra tutti. È stato in grado di completare 35 giri con il set finale, dimostrando che le sue qualità non sono svanite e riemergono quando la macchina lo asseconda. Peccato solo un errore al pit-stop dei meccanici, o forse la rottura del sollevatore, che ha fatto perdere tempo.
Buona gara anche quella di
Hulkenberg, 8° al traguardo con una tattica alternativa di gomme (soft solo alla fine) riuscendo a precedere
Magnussen e Bottas.
In campionato il divario fra
Hamilton e Rosberg è ora di 17 punti (334 contro 317) mentre
Ricciardo resta a quota 214, comunque matematicamente al riparo da un recupero di
Vettel (ora a 159, cioè 2 più di
Alonso). Mentre nel Costruttori la
Ferrari mantiene il distacco sulla
McLaren per il 4° posto, pur allontanandosi di 2 dalla
Williams. Maggiori dettagli sulla
classifica della gara e su quelle del campionato
li potete comunque trovare qui.
Ora manca solo una gara alla fine del campionato, che si deciderà ad
Abu Dhabi fra due settimane, dove avremo anche la novità del
doppio punteggio. Ne parleremo più approfonditamente in seguito, comprese le varie possibilità di risultato relative al titolo mondiale.
La cronaca "live"
Introduzione
Partenza alle ore 17 italiane (quando a San Paolo saranno le 14) per il
GP F1 del Brasile, 18ª e penultima prova del Mondiale 2014. Una gara che come sempre seguiremo con la nostra
cronaca diretta su web e su twitter (
@autosprintLIVE) ma che a differenza di altri anni non sarà decisiva per l'assegnazione del titolo. Potrà sempre fare una certa differenza, ma non tanto quanto la prossima corsa di Abu Dhabi che si vede assegnare
doppio punteggio. Per avere un'idea precisa della situazione di campionato, potete trovare
qui tutte le classifiche (piloti e team) oltre ai risultati cronometrici di prove e qualifiche.
Queste ultime hanno visto svettare ancora una volta il duo Mercedes, in particolare
Rosberg che ha conquistato la pole position (e la partenza sul lato pulito della pista) per 33 millesimi. Va detto che tuttavia né per lui né per
Hamilton il giro in qualifica è stato perfetto, per cui nonostante le Williams, vicine in seconda fila con
Massa e Bottas, è facile che anche stavolta se ne vadano indisturbati facendo gara a sé. Lasciando comunque l'indecisione su chi potrebbe essere il vincitore.
Del resto gli altri sono ancor più staccati, a partire da quelli in terza fila, cioé
Button e Vettel che pure hanno meritato la posizione grazie a qualifiche senza sbavature. Qualche rimpianto in più ce l'hanno
Magnussen e Alonso in quarta fila, dato che i distacchi fra 5° e 10° in qualifica sono stati davvero esigui, e soprattutto
Ricciardo e Raikkonen costretti a partire dalla quinta fila dopo i ben migliori risultati nel corso delle altre prove. Sarà peraltro interessante vedere se (o, meglio, come) riusciranno a rifarsi in gara.
La sede del Gran Premio è l'
autodromo di Interlagos intitolato allo scomparso pilota Carlos Pace, lungo 4.309 metri e sul quale si correrà per
71 giri. Presenta 15 curve e una parte molto veloce alternata ad un'altra più contorta. Abbiamo descritto
qui le caratteristiche salienti della pista, che di fatto consente di tenere il volante dritto in poche occasioni. Ciò influisce sull'impegno fisico dei piloti ma anche sull'
usura delle gomme, che potrebbe diventare un fattore importante in caso di gara su pista asciutta. Mentre in caso di
pioggia (al momento in cui scriviamo le previsioni ne danno una probabilità al 60%) c'è il rischio della scivolosità dovuta al mischiarsi dell'acqua piovana con l'olio che trasuda dall'asfalto nuovo.
In ogni caso ricordiamo che la
Pirelli ha portato pneumatici a
mescola soft gialla e medium bianca in caso di gara asciutta, oltre alle consuete gomme
rain blu e intermedie verdi da usare col bagnato. Mentre per quanto riguarda la possibilità di azionare l'ala mobile in caso di sorpasso, le
zone DRS sono due: il rettilineo di partenza (con inizio appena prima della curva 15) e la "reta oposta" fra le curve 3 e 4.
Maurizio Voltini