Hamilton e il dubbio pit-stop

Hamilton e il dubbio pit-stop
Il pilota inglese si imputa la responsabilità dell’uscita di pista, ma insinua un dubbio sulla strategia Mercedes

09.11.2014 ( Aggiornata il 09.11.2014 20:34 )

Alla luce di quanto visto nel Gran Premio di Interlagos, Lewis Hamilton difficilmente sarebbe riuscito a passare in pista Nico Rosberg. Anche senza l’uscita di pista nel corso del giro numero 28, che lo ha visto perdere 7 secondi nei confronti del compagno di squadra, il sorpasso sarebbe stato improbabile. Dopo il secondo pit-stop di Rosberg è parso invece tutt’altro che impossibile il sorpasso ai box, visto che Hamilton ha forzato il ritmo mostruosamente prima di incappare nell’errore alla curva 4. Uno sbaglio che Hamilton ha imputato a se stesso. Poi però ha rivelato un dettaglio tutt’altro che trascurabile. «Il protocollo del team è sempre lo stesso – spiega Hamiltonio dovevo fermarmi il giro dopo Nico, e quando è stato confermato il pit-stop, nel mio ultimo giro prima della sosta ho spinto al massimo. Si usa sempre tutta la gomma che resta, come ho fatto anche oggi. Solo che al termine del giro, quando era arrivato il momento di entrare in pit-lane, mi hanno comunicato via radio di rimanere in pista, ed è stata una vera sorpresa. Sapevo a quel punto di essere molto al limite con le gomme, ho sentito poca aderenza alle curve 2 e 3, poi alla 4 sono uscito. Non ho ancora parlato col team di quanto accaduto, lo faremo più tardi. Credo che questo episodio abbia condizionato la mia corsa, ma alla fine l’errore l’ho fatto io. Tornato in pista comunque ci ho creduto, fino alla fine ho spinto al massimo». Hamilton arriverà ad Abu Dhabi con 17 punti di vantaggio su Rosberg. Tanti, ma non poi così tanti con il doppio punteggio a disposizione. «Mettiamola così – ha commentato Hamilton - se va secondo i piani sarà la vittoria più sudata di tutta la mia vita, contro molte avversità. Quindi sarà una sensazione fantastica». Roberto Chinchero

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