GP F1 Abu Dhabi: gara e titolo a Hamilton!

GP F1 Abu Dhabi: gara e titolo a Hamilton!
La cronaca della gara a Yas Marina, con i problemi di Rosberg, il podio Williams e il 9° e 10° posto di Alonso e Raikkonen

23.11.2014 ( Aggiornata il 23.11.2014 12:01 )

Prima un'esitazione in partenza, poi il sistema ERS fuori uso: stavolta tutto è andato storto a Rosberg, mentre Hamilton si è avviato ad una vittoria meritata e incontrastata che gli ha dato il secondo titolo mondiale in carriera. A movimentare un po' la parte finale della gara a Yas Marina ci ha pensato un ottimo Massa in gran rimonta, 2° a pochissimo e con Bottas a completare un podio con entrambe le Williams. Da sottolineare anche la gara di Ricciardo, riuscito a risalire 4° dopo essere partito dalla pit-lane. Più staccato ma non meno meritevole Button, 5° in quella che potrebbe essere l'ultima gara in F1 della sua carriera, in cui certo non sta demeritando tuttora. Ottima gara finale anche per il duo della Force India, Hulkenberg e Perez, arrivati rispettivamente 6° e 7° grazie anche a una strategia che li ha visti partire con le gomme più dure. Per poco Vettel non è riuscito a togliere la posizione finale a Perez, anche lui in rimonta per la squalifica di ieri delle Red Bull. Infine 9° e 10° troviamo Alonso e Raikkonen nell'ordine, autori di qualche sprazzo in corsa nei duelli diretti, ma alla fine una gara che non è certo quella si vorrebbe dalle Ferrari. Un risultato che non permette ad Alonso di insidiare il 5° posto finale in campionato a Vettel, che si vede invece superare da Bottas 4° dietro a un Ricciardo. L'australiano conferma oggi un 3° posto finale che non era peraltro a rischio, dietro a Hamilton e Rosberg. Mentre la Ferrari si classifica quarta nel "Costruttori" dietro alla Williams incontrastabile e davanti alla McLaren. Ma ora si volta pagina, il campionato 2014 è stato assegnato e si comincerà a pensare alla stagione 2015, in questi tre mesi e mezzo d'attesa prima di Melbourne. Magari giusto dopo i festeggiamenti, per chi se li può permettere...

La cronaca "live"

Introduzione

Parte alle ore 14 italiane l’ultimo GP della stagione F1 2014, quello di Abu Dhabi che assegnerà il titolo mondiale ancora in ballottaggio fra Hamilton e Rosberg. Una gara particolare anche per via dell’assegnazione di un punteggio doppio, ma basti sapere che in caso di vittoria Rosberg conquisterebbe il campionato solo se Hamilton non arrivasse secondo. Questo è lo scenario più probabile, pur se altri casi non sono certo impossibili specie se vi fossero “distrazioni” fra i contendenti. Per quanto riguarda la gara in sé, si corre per 55 giri del circuito di Yas Marina, lungo 5.554 metri, di cui abbiamo già spiegato le caratteristiche. Qui ricordiamo che sono previste due zone di attivazione dell’ala mobile (DRS) negli allunghi opposti a quello di partenza: il rettifilo fra le curve 7 e 8, nonché quello un po’ meno rettilineo fra le curve 9 e 11. In questa occasione la Pirelli ha portato i pneumatici più morbidi della sua gamma F1, vale a dire quelli con mescola supersoft a banda rossa e soft a banda gialla. La strategia suggerita dalla Pirelli prevede due soste, verso 8° e 31° giro, per sostituire le supersoft iniziali con due set di soft. È praticabile anche una tattica su tre cambi gomme, ma questa sarebbe più vulnerabile a situazioni sfavorevoli di traffico. E non bisogna dimenticare che qui i pit-stop fanno perdere molto tempo, per via della lunghissima corsia box che prevede addirittura un sottopassaggio in uscita. Il comportamento delle gomme supersoft rosse potrebbe tuttavia riservare delle sorprese, magari dimostrandosi più durevoli di quanto preventivato una volta che la pista sia gommata a sufficienza. Dipenderà molto, però, anche dalle temperature ambientali (ma potrebbero essere più alte del previsto) ricordando che si tratta di una gara a cavallo del tramonto (si parte alle 17 locali) e quindi con variazioni notevoli fra inizio e fine. Saranno dunque strategici i giri iniziali: la lunghezza del primo stint con le supersoft sarà determinante per stabilire la tattica successiva. Anche la gestione dei freni sarà delicata: i primi giri con il caldo e il pieno carico di benzina porteranno a temperature dei dischi sui 1000°C, con gran differenza rispetto ai giri conclusivi dove aver esagerato con le prese d’aria potrebbe portare ai problemi opposti. Altro elemento che potrebbe condizionare la gara sono le possibili sanzioni che i commissari hanno minacciato per chi tagliasse le curve traendone beneficio. Ciò può avvenire in particolare aggirando gli apici delle curve 6, 9 e 12, dove tuttavia è facile arrivare lunghi nelle staccate appena prima. Ovviamente se un taglio - volontario o no - facesse guadagnare dei metri (o addirittura posizioni) sarà importante che il pilota restituisca il vantaggio ottenuto; né potranno essere sfruttate eventuali situazioni favorevoli di DRS, in caso di taglio. Invece su eventuali larghi in uscita dalla curva 20, gli ufficiali di gara si sono dimostrati finora più permissivi, anche se non si dovrà esagerare nel superare la riga di bordo pista. Per quanto riguarda le penalità, ricordiamo quelle date a Grosjean e alle Red Bull: il francese è stato condannato a partire in fondo e a un drive-through in gara per via del montaggio di seste componenti alla power unit (motore, turbo e Mgu-H). Mentre Ricciardo e Vettel partiranno ultimi (dietro anche a Grosjean) perché i flap anteriori delle loro RB10 sono stati trovati irregolari alle verifiche tecniche. Al momento attendiamo di sapere se decideranno di partire dalla pit-lane effettuando modifiche alle monoposto. Parlando di schieramento, ovviamente è più importante il lato opposto, quello che vede in prima fila Rosberg dalla pole e Hamilton a fianco. Va detto che statisticamente qui a Yas Marina ha vinto più volte (3) chi partiva secondo che non il poleman (1), pur se la partenza “corta” - non c’è tantissimo spazio fra lo start e la prima curva - dovrebbe favorire chi parte dal palo. Seguono in seconda fila le due Williams di Bottas e Massa, che saranno molto osservati sia per vedere se riusciranno a spezzare il monopolio Mercedes, sia per come eventualmente influenzeranno di conseguenza la lotta per il campionato. Terza fila per un ottimo Kvyat e un sempre efficace Button, mentre in quarta fila si trovano “promosse” (dopo l’arretramento delle Red Bull) le due Ferrari di Raikkonen e Alonso, entrambi in cerca di riscatto in gara rispetto alle prestazioni delle prove. Quindi la top ten dello schieramento viene completata da Magnussen e Vergne, che essendo in realtà i primi esclusi dalle Q3 potranno scegliere con quali pneumatici partire: vedremo se ciò gli darà un vantaggio concreto. Ma questi e gli altri dubbi saranno risolti solo dallo svolgimento effettivo della gara, che potrete seguire tramite la nostra cronaca diretta qui sul web e in parallelo sul nostro account twitter @autosprintLIVE, ricordando che potete invece trovare qui tutti i tempi di prove e qualifiche, nonché la situazione di campionato. Maurizio Voltini CircuitoYasMarina

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