Quello della
Ferrari nel Gp di Abu Dhabi è stato il
peggior risultato della stagione con due Ferrari al traguardo: nona e decima. Come in Bharain a inizio stagione, guarda caso un altro Gran Premio nel deserto. Quel disastro del 6 aprile in Bahrain portò alle
dimissioni di Stefano Domenicali dal ruolo di team principal, quello di Abu Dhabi provocherà
l’uscita di Marco Mattiacci.
Mattiacci, mai c'è la conferma, viene sostituito da
Maurizio Arrivabene, 57 anni, bresciano attuale
vicepresidente della Philip Morris per eventi e marketing (lo sponsor principale della
Ferrari). L’annuncio ufficiale del cambio al vertice della squadra corse è arrivato lunedì alle 13 dopo un ultimo incontro fra
Mattiacci e
Marchionne per definire le modalità della sua uscita dalla
Ges. Non si sa al momento se
Mattiacci tornerà a un ruolo commerciale nella divisione auto stradali della Ferrari o se addirittura finirà per abbandonare l’azienda.
Mattiacci ha affrontato a gara finita l’ultima
conferenza stampa della stagione in pista, ma
ha glissato sulle voci del cambio al vertice della squadra.
“Sono arrivato da un giorno all’altro in questa squadra a metà aprile. E da allora ho mangiato pane e F1 tutti i giorni e sono rimasto sempre completamente focalizzato su questa stagione”, ha spiegato per sottolineare la sua dedizione al 100% alla causa ferrarista. Facendo anche capire velatamente che quando gli è stato proposto il ruolo non ha avuto né il tempo di rifletterci, né l’opportunità di scegliere.
Peraltro
Mattiacci non aveva mai voluto commentare in passato certe indiscrezioni uscite sulla stampa come il
licenziamento del capo dei motoristi, Marmorini, l’esagerata richiesta economica di
Alonso, la rottura con il pilota spagnolo, poi rivelatesi assolutamente fondate.
Mattiacci ha voluto anche puntualizzare il proprio pensiero sulla
frase rivolta ad Alonso che aveva scatenato la reazione piccata del pilota spagnolo.
Sabato prima della gara
Mattiacci, durante la conferenza stampa, aveva detto:
“Abbiamo preso Vettel perché volevamo uno giovane e più affamato”.
Quando queste parole sono state riferite ad
Alonso, lo spagnolo un po’ ironicamente aveva replicato:
“Si vede che lui è da poco tempo con noi perché non si rende conto come mi sono sbattuto e quale impegno ho messo in questi cinque anni in Ferrari. Però evidentemente non ero così vecchio per lui quando a Monza e anche dopo ha tentato di prolungarmi il contratto Ferrari”.
Mattiacci ci ha tenuto a precisare che lui non aveva fatto alcun riferimento ad
Alonso né voluto fare un paragone fra
Fernando e
Vettel, semplicemente si era limitato a spiegare l’
identikit del pilota necessario a Maranello una volta maturata la separazione con
Alonso.