Gara scontata per le prime due posizioni, monopolizzate da
Hamilton e Rosberg, quella di Melbourne: Lewis ha praticamente mantenuto per tutti i 58 giri il vantaggio preso in partenza, altalenante nell'intorno dei 2 secondi, rispondendo con giri veloci tutte le volte che Nico tentava un affondo. Ma è stato un GP con molti più argomenti nelle posizioni a seguire:
Vettel ottiene un ottimo 3° posto che dimostra il buon passo gara della
Ferrari, pur con la complicità di una strategia non azzeccata della
Williams per
Massa, giunto 4° davanti ad un ottimo debutto di
Nasr.
Resta lo sconforto del ritiro di
Raikkonen che ha dovuto fare i conti prima con un contatto multiplo al via (con Vettel, Sainz e Nasr nell'ordine cronologico) tale da causare l'ingresso della
safety car, e poi con un mozzo posteriore sinistro che ha fatto tribolare i meccanici fino all'
unsafe release (abbiate pazienza, ma "rilascio insicuro" è orribile) che ne ha causato il ritiro, oltre all'investigazione postgara. Una corsa che per il finlandese poteva essere ben diversa, per quello che ha fatto vedere in pista: ma un ritorno alla competitività che fa ben sperare.
La gara è stata
condizionata dai ritiri fin da prima del via:
Bottas assente per problemi fisici,
Kvyat per un problema idraulico al cambio,
Magnussen col motore ammutolito,
Grosjean con problemi già nel giro di formazione. Con
Maldonado finito in testacoda e contro le barriere nell'incidente al via innescato dal rallentamento di Raikkonen, per la
Lotus è stata una gara chiusa subito. Mentre al contrario la
Sauber festeggia il 5° posto di
Nasr ma anche l'8° di
Ericsson: un ottimo risultato di squadra che porta il team svizzero al 3° posto nel "Costruttori" dietro la Ferrari e davanti alla Williams. Pure la
Force India può "vantare" entrambe le macchine a punti, ma in modo un po' differente.
Certo va considerato che in questa gara
sono arrivati solo in 11 al traguardo, di cui 5 a pieni giri non doppiati, e con
Button fanalino di coda. Ma per la
McLaren-Honda è già un successo aver visto la bandiera a scacchi. Ora, in attesa a breve della nostra analisi di gara e ricordando la
classifica a seguire ma
anche qui, l'appuntamento con la F1 passa dunque alla corsa in
Malesia fra due settimane.
La cronaca "live"
Introduzione
Parte alle ore 6 italiane il GP F1 d'Australia, prima prova del Mondiale F1 2015.
58 giri dei 5.303 metri del tracciato di Albert Park che seguiremo costantemente con la nostra
cronaca diretta qui sul web e parallelamente su twitter, col nostro canale dedicato
@autosprintLIVE.
In prima fila troviamo anche quest'anno - come quasi sempre nel 2014 - le Mercedes, con
Hamilton in pole position affiancato da
Rosberg. Ma molto più interessante sarà probabilmente la lotta per il 3° posto fra le due Ferrari e le due Williams, con
Massa, Vettel, Raikkonen e Bottas (in dubbio al momento in cui scriviamo) schierati nell'ordine in seconda e terza fila. La quarta è invece occupata dai "testimonial di energy drink"
Ricciardo e Sainz: ma se per l'australiano questa posizione sembra essere il preludio di una gara sottotono rispetto a quella dello scorso anno, per lo spagnolo si tratta invece di un ottimo debutto.
La quinta fila è invece occupata dalle due Lotus di
Grosjean e Maldonado, che grazie alla nuova power unit Mercedes potrebbero essere la sorpresa di questa gara. Sarà comunque interessante seguire anche gli altri due "deb"
Nasr e Verstappen in sesta fila, come del resto è lecito aspettarsi una certa voglia di rivincita rispetto alle qualifiche da parte di
Kvyat e Hulkenberg (in settima fila). Con
Perez ed Ericsson in nona fila, data la presenza solo virtuale delle Manor lo schieramento si chiude con le due McLaren-Honda di
Button e Magnussen: ma in questo caso più che il risultato di qualifica e GP sarà da vedere se i due riusciranno a condurre una gara dignitosa e soprattutto se vedranno la bandiera a scacchi, che sarebbe già un risultato non da poco.
Ricordiamo che in questa occasione la
Pirelli ha portato le due
mescole soft gialla e media bianca, e che prevede in generale una
strategia a due soste per la gara, con un solo stint riservato alle medie che "pagano" da 1"2 a 1"4 sul giro rispetto alle soft (almeno inizialmente). Tuttavia non viene escluso si possa attuare una strategia ad una sola sosta: l'asfalto liscio non causa particolare usura e nelle prove si è visto che il degrado, qui solitamente elevato per le irregolarità dell'asfalto che causano continue perdite di aderenza, è stato più contenuto del previsto. A ciò hanno probabilmente contribuito le
modifiche alle mescole (che allontanano la possibilità di graining o blistering) e alle carcasse (che ripartiscono meglio gli sforzi sulla superficie dei pneumatici).
La strategia a una sola sosta però potrebbe subire eccessivamente la permanenza sulle gomme medie più lente, e del resto occorre tenere a mente che parlare di strategie su una pista semipermanente come questa, che solo in un terzo delle gare non ha visto finora
l'ingresso della safety car, è quasi fuorviante. Ricordiamo inoltre che vi sono due punti di attivazione del
DRS: l'ala mobile potrà essere aperta sul rettilineo di partenza e su quello subito dopo, fra la prima e la seconda "esse" del circuito di Albert Park. Che vedremo se anche stavolta ci riserverà delle sorprese.
Qui i risultati di
tutte le fasi, e qui le cronache delle
libere 1,
libere 2,
libere 3 e
qualifiche.
Maurizio Voltini