Vettel e quel giro perfetto

Vettel e quel giro perfetto
Il ferrarista agguanta sotto la pioggia una prima fila storicsa per la ferrari: non capitava da 38 Gp

28.03.2015 ( Aggiornata il 28.03.2015 12:29 )

Sprizza sorrisi in conferenza stampa Sebastian Vettel. Non è alla sinistra del poleman stavolta, come accade sempre al 3° classificato: è alla destra di Hamilton perché ha riportato una Ferrari in prima fila a 38 Gp di distanza: l’ultima volta accadde nel 2013, con Massa in Malesia. Vettel è stato autore di un giro stratosferico sul bagnato, con le gomme intermedie. Il classico “giro perfetto”, di quelli che ti escono una volta ogni tanto. A lui era accaduto in condizioni simili a Monza 2008 quando strappò a sorpresa la pole con la Toro Rosso. Al box a dirigerlo c’era allora, come oggi, l’ingegner Adami cn cui Vettel faceva coppia in Toro Rosso. E dire che quel giro perfetto è inziiato in condizioni imperfette, perché ad ogni secondo che passava la pista si asciugava un pochettino di più. E Vettel si è lanciato un po’ presto il suo ultimo giro, a un minuto e mezzo dalla fine delle qualifiche. Mentre le due Mercedes avevano aspettato più di lui per scattare e avrebbero avuto a disposizione nel giro finale condizioni impercettibilmente migliori. Invece Vettel, con 1’49”908, si è issato al secondo posto, ad appena 74 millesimi dal tempo-monstre che Hamilton aveva fatto dieci minuti prima, all’inizio della sessione. Vettel nel suo giro ha rifilato ben 4 decimi a Rosberg che ne è uscito nettamente battuto: Sebastian è stato 80 millesimi più rapido di Nico nel primo parziale, in difficoltà nel secondo (390 millesimi più lento), ma poi stratosferico nel terzo settore: ben mezzo secondo più rapido di Rosberg. Il terzo tratto dlela pista era quello in cui la Ferrari era più competitiva: non solo Vettel è stato più rapido di Rosberg, ma in quel 3° settore anche di Hamilton, di quasi 4 decimi. Peccato che Hamilton avesse un margine di 5 decimi raccolti nei primi due settori e quindi potesse vivere di rendita nel conteggio finale. A rendergli merito è stato anche Nico Rosberg, il battuto. “Quel tempo è stato più merito di Vettel che della Ferrari, perché Sebastian ha guidato davvero benissimo”. La pole sfiorata ha messo euforia addosso a Vettel: “A ripensarci adesso mi spiace mi siano mancati quel pizzico di centesimi che potevano portarci in pole. Ma sono felice perché siamo ancor più vicini alla Mercedes di quanto eravamo in Australia. Le condizioni climatiche ci hanno un po’ aiutato, ma la macchina si è rivelata molto buona.”. E adesso Vettel sogna in grande per la corsa di domenica, dove sono attese condizioni climatiche simili a quelle delle qualifiche: pioggia verso metà pomeriggio (la gara parte alle 15 ora Malesia) quindi nel bel mezzo della corsa. “Domani bagnato o asciutto, siamo pronti. speriamo di essere altrettanto vicini domani e di poter attaccare. Cercheremo di render loro la vita difficile”. L’unico rischio è che Vettel partirà sì in prima fila ma dalla parte sporca della pista, quella senza gomma a terra della traiettoria che dà minor grip nello scatto in partenza. “Sì, ma c’è ragione di credere che potremmo aprtire bene. Il mio obiettivo è prima di tutto difendere la 2° posizione al via, poi cercare di attaccare al primo giro. Ma la gara è lunga e dobbiamo restare sempre concentrati”.

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