Domenicali: così faremo arrivare i giovani in F1

Domenicali: così faremo arrivare i giovani in F1
Il presidente della Commissione Single-Seater parla di Formula 4, Formula 3 e come dovrà essere la futura Formula 2

31.03.2015 ( Aggiornata il 31.03.2015 16:20 )

Chissà come ha vissuto il ritorno alla vittoria della Ferrari. Stefano Domenicali è stato il primo a pagare per gli insuccessi della Rossa, cedendo il posto a Marco Mattiacci. Ora c’è un nuovo ruolo, quello di presidente della Commissione Single-Seater della Fia, dove subentra al posto di Gerhard Berger, oltre a quello di consulente Audi, più volte avvicinata a un impegno nel mondiale di Formula 1. Consolidare i campionati e le formule propedeutiche alla Formula 1, colmare il gap con nuove soluzioni che avvicinino e formino i piloti passo dopo passo dalla Formula 4 fino al vertice, questi alcuni degli obiettivi che la Commissione presieduta da Domenicali perseguirà. Ma non solo. «Il mio compito è di esser certo che grazie alla mia esperienza e alla visione del motorsport possa influenzare il lavoro della Commissione per proporre al World Motor Sport Council delle idee affinché le gare in monoposto abbiano una piattaforma ben strutturata, in grado di consentire non solo ai piloti ma anche a giovani ingegneri e team di sviluppare una carriera e un business», spiega Domenicali. Per ora, campionato internazionale di Formula 3 e campionati nazionali di Formula 4. Sono questi i gradini che introducono i piloti nel mondo delle monoposto, traghettandoli dal kart al sogno della Formula 1. «Con la Formula 3 abbiamo una base molto buona, al pari degli organizzatori e promotori, anche la visibilità è buona e il posizionamento è bilanciato rispetto agli altri eventi. Stiamo lavorando al rinnovamento dell’accordo». Da sviluppare ancora appieno sono, invece, le potenzialità del campionato di Formula 4, con la serie italiana a fare da apripista nel 2014 e un 2015 che vedrà espandersi il numero di nazioni coinvolte: «Avremo almeno 7 campionati quest’anno in altrettante nazioni (Gran Bretagna, Giappone, Australia, Germania, Spagna, Cina e un campionato per l’area nord europea; ndr). Quel che è fondamentale nei prossimi 3 anni è assicurarsi che ciascun campionato – come quelli che seguiranno – siano ben gestiti, dai costi sotto controllo e se ci riusciremo sarà un gran punto di partenza». Ci sono anche gli Stati Uniti tra i potenziali campionati di F4, al momento Domenicali spiega come si stia lavorando all’individuazione di un motorista e un fornitore di telai, presto si intavolerà una discussione per definire come procedere. In cantiere, poi, c’è anche l’ultimo step delle nuove “Formula”, un campionato di Formula 2, approvato dal WMSC lo scorso marzo e da sviluppare da parte della Single-Seater Commission: «Dovremo accertarci che chiunque sia interessato nei nuovi progetti sia libero di venire a discutere con noi. Non c’è un’agenda per noi, se non quella di costruire qualcosa che crediamo rappresenti il meglio, la più competitiva, sostenibile, serie possibile, che permetta ai piloti di compiere l’ultimo passo e creare un percorso chiaro e comprensibile», spiega Domenicali. f.p.

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