Al termine delle qualifiche per il GP F1 di Cina, le Red Bull appaiono un po' ridimensionate rispetto a quanto mostrato nelle prove libere. Tuttavia questo sembra più dovuto al ritorno delle Williams in posizioni più consone che non ad un vero calo di competitività delle RB11, pur se Kvyat ha accusato un problema determinante durante le Q2, nelle quali ha mancato l'accesso alla top ten per 82 millesimi. Nulla che possa scalfire l'ottimismo di Daniel Ricciardo, in ogni caso: «La settima posizione era quella che mi aspettavo, per oggi. Stiamo sempre cercando di trovare un compromesso, noi driver e gli ingegneri, e hanno fatto il miglior lavoro che possono con le impostazioni che stiamo adottando. In qualifica ci è parso di trovare più ritmo man mano la sessione andava avanti, e questo è importante. La guidabilità è migliorata e il nostro passo sulla distanza è migliore, penso che dovremmo essere più vicini a Williams domani e sono ottimista che possiamo avere una bella lotta per la top five». Daniil Kvyat invece parla di un piccolo problema di propulsione, sufficiente a non permettergli di andare più in là della sesta fila di partenza, 12°: «Stavo perdendo un po' di potenza oggi e il team sta indagando sul motivo per cui questo è successo. Sono deluso, ma dobbiamo tenere la testa alta. Stiamo lavorando duramente per andare avanti, su questa pista abbiamo uno svantaggio in termini di velocità in rettilineo e stiamo cercando di trovare una soluzione anche per questo». Da parte sua, Christian Horner non fa che confermare quanto detto dai piloti: «Abbiamo ottenuto tutto il possibile dalla macchina oggi, e purtroppo il settimo tempo sul giro singolo è quel che possiamo fare attualmente. Daniil, dopo alcuni problemi all'inizio del Q2, che siamo riusciti a correggere prima della sua ultimo run, ha sfiorato per meno di un decimo di secondo l'accesso alle Q3 restando 12°. Abbiamo visto ieri come il nostro passo sui long run è stato di tutto rispetto, quindi speriamo di poterlo sfruttare per ottenere buoni risultati domani». Maurizio Voltini

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