Grosjean a punti, il pensiero va a Jules Bianchi

Grosjean a punti, il pensiero va a Jules Bianchi
A sei mesi dall’incidente torna a parlare anche il padre Philippe, che non abbandona le speranze di un risveglio

13.04.2015 ( Aggiornata il 13.04.2015 11:36 )

E’ Romain Grosjean che porta alla mente un anniversario triste, i sei mesi dall’incidente di Jules Bianchi a Suzuka. Il francese della Lotus chiude in Cina un Gran Premio concreto, finalmente a punti dopo un digiuno lunghissimo, mentre Maldonado ne combina di tutti i tipi in pista, con l’unica attenuante di non aver colpe nel tamponamento subìto da Button. «Quando ho attraversato il traguardo ci sono stati grandi pensieri per Jules. L’ultima volta che ho ottenuto dei punti lo ha fatto anche lui (Montecarlo 2014; ndr). Se potessi dargli un po’ di energia per la battaglia nella quale è coinvolto… Credo che se non molli mai, alla fine si realizza il sogno», ha commentato dopo la gara di Shanghai. «Spero solo che accada un miracolo, è stato un giorno schifoso sei mesi fa. Lo porto con me sul casco e gli rivolgo quanti più pensieri e forza posso in quel che facciamo». Al ricordo di Grosjean si uniscono le ultime notizie da parte di Philippe Bianchi, che traccia il quadro in cui si trova il Jules parlando a Nice Matin. «Jules continua a lottare, come sempre. Le condizioni sono stabili, tutti gli organi lavorano normalmente, cioè senza assistenza, ma è ancora in coma. In questo tipo di trauma cranico, il processo di guarigione può essere molto lento». Niente che, purtroppo, non fosse già emerso nei mesi scorsi, dal trasferimento a Nizza dal Giappone. «Speriamo che ci siano progressi, il passo positivo successivo sarebbe un risveglio, sentiamo che è qualcosa che accadrà, ci sono più fasi attive nelle quali si muove maggiormente alla pressione delle nostre mani: sono semplici riflessi o reazioni reali? Difficile dirlo. E’ importante che si trovi nelle migliori mani e con noi al suo fianco». Fabiano Polimeni  

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