GP Bahrain F1, Fia attenta al rispetto dei diritti umani

GP Bahrain F1, Fia attenta al rispetto dei diritti umani
In futuro, un’analisi sul tema verrà condotta prima di siglare nuovi contratti con i paesi da “bollino rosso”

16.04.2015 ( Aggiornata il 16.04.2015 12:36 )

Sembra accorgersi con un po’ ritardo la Formula 1 dei problemi legati al rispetto dei diritti umani in tanti, troppi, paesi che ospitano il mondiale. Se finora la linea dettata da Ecclestone era stata grossomodo “lo sport non deve interferire nelle questioni politiche”, per il futuro potrebbero aprirsi degli spiragli. Secondo quanto riporta il The Times, infatti, sarebbe stato approvato un documento che impegna la Formula 1 al riconoscimento dei diritti umani in tutti i 20 appuntamenti in giro per il mondo. Cosa significhi esattamente e quali contenuti abbia in concreto non è ancora chiaro, tuttavia, il giornale aggiunge: «Le nuove linee guida significano anche l’adozione di una politica di due diligence (un’analisi preventiva; ndr) dello sport prima di firmare nuovi appuntamenti». Un’analisi del rispetto dei diritti umani all’interno di un paese candidato a ospitare la Formula 1, ma secondo quali parametri? Valutazioni interne alla Fia o sulla base di indicatori internazionali indipendenti? E con quale “soglia minima” di garanzie di libertà per poter dire che un dato paese è in linea? Il Gran Premio del Bahrain è uno degli appuntamenti caldi sotto questo punto di vista, con le vicende che negli anni scorsi hanno riempito le pagine di cronaca, quando Ecclestone insistentemente separò il piano sportivo, la Formula 1, dalle proteste represse da parte del governo bahrenita. Anche da parte delle squadre, nello specifico i team principal, si mostrò un certo imbarazzo nel gestire il tema, ad esempio, quando lo scorso anno in Ungheria si sollevò il problema di una Formula 1 pronta a sbarcare in Azerbaijan, ma anche impegnata in Bahrain, Cina, Russia e prima di allora in Corea, certo non dei campioni di democrazia. Ora la Formula è a al lavoro per il rispetto dei diritti umani riconosciuti internazionalmente in quelle che saranno le operazioni globali, vedremo quanto inciderà sul piano pratico la determinazione di intenti al momento del rinnovo contrattuale con i gran premi di quei paesi da bollino rosso sul tema. Fabiano Polimeni

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi