A una sola settimana dal Gran Premio cinese si corre quello del
Bahrain, quarta prova del mondiale F1 2015 e soprattutto prima di quelle che
si corrono in serata: sia la gara che le qualifiche, infatti, inizieranno
alle ore 18 locali (le 17 italiane) e quindi in occasione del
tramonto. Per quanto riguarda tutti gli
orari delle varie fasi, comprese le prove libere, vi rimandiamo comunque alla tabella a fine articolo, non senza segnalare che stavolta abbiamo appuntamenti più "normali" per il pubblico europeo, e non in piena nottata. Anche per questo motivo, per l'occasione seguiremo tutte le varie sessioni con
la nostra cronaca diretta, in particolare sul canale Twitter
@autosprintLIVE.
Per quanto riguarda la gara in sé, si disputerà per
57 giri del circuito di
Sakhir, lungo 5.412 metri e caratterizzato da 15 curve che mettono seriamente alla prova le
capacità di trazione e di frenata delle monoposto. In questa occasione l'ala mobile potrà essere azionata sempre in due punti: il rettifilo di partenza e in controrettilineo fra le curve 10 e 11. Ciò rende particolarmente importante e delicata la
percorrenza della curva 10, che condiziona la velocità in questo allungo favorendo (o no) i sorpassi, anche perché vi si arriva sbilanciati dalla frenata "storta" che si effettua dentro la curva 9. Motivo per cui in questo punto è facile bloccare la ruota anteriore sinistra e sbagliare la traiettoria ottimale.
Per quanto riguarda i pneumatici, la
Pirelli porta anche in questa occasione le due mescole "mediane", vale a dire la
soft gialla e la
medium bianca. Su questo tracciato i problemi per le gomme arrivano non tanto dall'asfalto, non particolarmente abrasivo, quanto dalla
sabbia portata dal deserto in caso di vento (quindi praticamente sempre…) ma soprattutto dal fatto che in gara bisognerà essere abili a gestire nel miglior modo possibile le temperature ambientali. Nel senso che dal caldo del via si passa, col tramonto, ad un
abbassamento sensibile della temperatura che va assecondato al meglio possibile con la messa a punto. Per cui normalmente non vi sono problemi ad effettuare la gara con
due pit-stop, ma occorre valutare bene come alternare le due mescole.
Dal punto di vista
motoristico, il continuo alternarsi di
accelerate e frenate, nonché i due rettilinei "da potenza", rendono questo tracciato abbastanza impegnativo sul fronte dei
consumi: è il secondo più esigente dopo quello di Montreal. Del resto proprio le caratteristiche descritte permettono ampie possibilità di ricarica elettrica da parte sia nel Mgu-K (dalle frenate) che del Mgu-H (dal turbo in rettifilo) per cui il
versante ibrido delle power unit verrà sfruttato al massimo delle sue capacità. Senza contare che per ottenere il massimo in uscita di curva senza rovinare le gomme, sarà utile avere la miglior "risposta" possibile in termini di guidabilità.
Infine, per tutti i motivi finora elencati,
il set-up aerodinamico per Sakhir vede l'adozione di un
carico medio-alto. Sempre però cercando di bilanciare due esigenze: quella di avere il massimo grip in frenata e accelerazione (alta deportanza) ma senza compromettere la
velocità nei due rettilinei.
Maurizio Voltini