Hamilton: "La Ferrari ci sta rendendo le cose difficili"

Hamilton: "La Ferrari ci sta rendendo le cose difficili"
È comunque contento della vittoria e di aver avuto problemi di freni meno seri rispetto a Rosberg, potendo così difendersi da Raikkonen

19.04.2015 ( Aggiornata il 19.04.2015 21:27 )

Una vittoria indiscutibile, quella di Lewis Hamilton in Bahrain, ma ottenuta al termine di una gara in cui ha dominato meno del solito, in cui non è stato aiutato dalla velocità nei cambi gomme e soprattutto nella quale problemi ai freni hanno rischiato di compromettere tutto nel finale, con Raikkonen arrivato a poco più di 3 secondi in piena rimonta. Ma i problemi sono stati inferiori a quelli subiti da Rosberg e così Hamilton ha potuto controllare la situazione. Così lui la mette sul piano della competizione aperta e diretta. «Sono davvero contento - racconta Hamilton poco dopo la vittoria. - Non importa chi hai contro, si cerca sempre di battere tutti, ma è bello essere in lotta con la Ferrari e Nico. La Mercedes è stata la migliore squadra in griglia per l'ultimo anno o giù di lì, ma la Ferrari ora ci sta rendendo le cose difficili. Sicuramente non è stata una vittoria facile. È stata una lotta ravvicinata quando sono uscito dai box dopo la prima sosta e la battaglia dietro di me è stata intensa. Ho avuto una sosta un po' lenta che ha ridotto il distacco e quando stavo frenando alla prima curva li ho visti proprio lì negli specchietti! Da lì mi sentivo di avere tutto abbastanza sotto controllo. Ho dovuto rallentare alla fine per il traffico e i freni, ma fortunatamente per me l'effetto non è stato così grande come per Nico. Devo dire un grande grazie a tutti di nuovo presso gli stabilimenti e qui in pista. La macchina era davvero bella da guidare questo fine settimana e hanno fatto un ottimo lavoro. Credo non saranno al 100% contenti per come Kimi ha preso punti da noi oggi. Ma è ancora un buon bottino di punti e so che lavoreremo ancora di più per fare meglio alla prossima gara. Questo sono le gare ed è per questo che andiamo a correre: per lottare con altre squadre». Maurizio Voltini

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