Si dovrà attendere novembre perché le Formula 1 girino sul
circuito intitolato ai fratelli Rodiguez, con il ritorno in calendario del
Gran Premio del Messico. Intanto, dallo studio di
Hermann Tilke arrivano i primi rendering e la planimetria
del tracciato modificato per le esigenze delle monoposto moderne. Sarà lungo 4.313 metri e conterà 18 curve, un lungo rettilineo principale – sul quale si raggiungerà una velocità prevista intorno ai 328 km/h – e diverse modifiche al layout originario.
La prima, marginale, riguarda il raccordo tra curva 1 e curva 2, leggermente allungato, mentre la variante di curva 4 e 5 che è stata resa più lenta in ingresso, con un angolo più accentuato e in teoria punto nel quale provare il sorpasso. Maquillage modesto nel primo settore che lascia spazio a interventi più consistenti nella parte centrale. Curva 6 si presenta con due punti di corda, grossomodo simile a un segmento già disegnato da
Tilke in Malesia; in uscita, la sequenza di esse è stata eliminata nella parte iniziale, per sostituire la prima sinistra-destra con un breve allungo che immette sulle veloci curve 8-9-10, seguite dalla 9 più chiusa.
Appare una sezione di
pista resa fluida e veloce, che immette nel finale, prima della Peraltada. Non verrà affrontata dalla Formula 1, si punterà verso l’interno, sulla scorta di quanto avvenuto al Montmelo da quando si è bypassata la curva Europcar: curva 14 si presenta come una destra aperta in uscita, seguita da un dritto e un lento tornante a sinistra. Della Peraltada resterà la percorrenza da centro curva in uscita, per proiettarsi poi sul dritto di partenza.
Fabiano Polimeni