Analisi qualifiche: la rinascita di Nico

Analisi qualifiche: la rinascita di Nico
Il pilota tedesco si regala un giorno da protagonista ed ipoteca il successo nel GP di domani. Vettel si conferma il "primo degli altri"

09.05.2015 ( Aggiornata il 09.05.2015 20:43 )

da Barcellona (Spagna): Roberto Chinchero La mazzata è arrivata, ed anche pesante. La botta è stata inflitta dalle due Mercedes di Nico Rosberg e Lewis Hamilton al termine delle qualifiche disputate oggi a Montmelò, uniche vetture a potersi permettere il lusso di infrangere il “muro” del minuto e venticinque secondi. Ma le sorprese ci sono state. Prima tra tutte quella del nome del poleman, che non è quello di Lewis Hamilton, ed è la prima volta che accade nel 2015. A scalzare il campione del mondo è stato un Nico Rosberg riapparso quello di dodici mesi fa, ed anche questo è un verdetto che non era scontato alla vigilia del weekend spagnolo. Il tedesco è arrivato a Montmelò senza pretattica: «Faccio la pole e magari vinco anche», aveva detto giovedì nelle interviste pre-weekend. Finora è stato di parola. 0”267 il margine inflitto ad Hamilton, ma non è questo il punto. Rosberg tra prove libere e qualifiche ha sempre dato l’impressione di avere qualcosa in più, di pennellare meglio il terzo settore del Circuit de Catalunya, un toboga tecnico che esalta al massimo anche le qualità della W06-Hybrid. La gara (ed i punti) sono in palio domani, quindi Hamilton ha ancora davanti ampie autostrade per provare a raddrizzare un weekend che lo ha visto un po’ sottotono. Ci sarà tensione al via, almeno fino a quando le monoposto non sfileranno dopo la curva “3”. Poi, forse, nel box Mercedes si rilasseranno un po’. Perché il Campione del Mondo non è certo uno che si tira indietro correndo con il pallottoliere in chiave classifica, e sa bene che una grossa delle sue chance per puntare a vincere sarà allo spegnersi del semaforo. La Ferrari, al termine di una giornata di comparazioni, è arrivata alla conclusione che il pacchetto tecnico portato in pista dovrebbe essere migliore delle soluzioni utilizzate nelle prime quattro gare del campionato. Sebastian Vettel ha tenuto lo scettro di “primo degli altri”, con un terzo posto tutto sommato positivo, se non fosse per il margine dal tandem grigio: 0”777. “Seb” ha tenuto a bada Bottas, buon quinto davanti all’eroe di giornata Carlos Sainz, mentre Raikkonen non è andato oltre la settima posizione. Giornata “no” per il finlandese, che tra l’altro si è ritrovato un pneumatico posteriore bruciato da una termocoperta prima dell’inizio della Q3. Per questo motivo domani Kimi avrà un set nuovo di gomme medie, come Rosberg, Hamilton, Vettel e Bottas. Ottimi i riscontri arrivati dalla Toro Rosso, con una terza fila tutta “made in Faenza” grazie anche alla sesta posizione di Max Verstappen. Pensate che il diciassettenne olandese sia soddisfatto? No, almeno fino a quando non sarà davanti al compagno di squadra. Buon segno per il team, nel cui box si respira aria molto differente rispetto ai colleghi di colori della Red Bull. Il “toro” italiano va meglio, e rompe di meno. Nel team che meno di due anni fa andava a champagne, oggi si fa fatica a far girare la macchina con regolarità. L’ottavo ed il decimo posto di Kvyat e Ricciardo sono la fotografia di quello a cui oggi può ambire la squadra.

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