Motori fermi, ma la Formula Uno si muove

Motori fermi, ma la Formula Uno si muove
Commenti, aspettative e curiosità di una giornata nel paddock di Montecarlo a motori spenti

22.05.2015 ( Aggiornata il 22.05.2015 18:13 )

Da Montecarlo (Principato di Monaco): Roberto Chinchero Giornata di apparente relax oggi nel paddock monegasco. Con le Formula Uno ferme nei box a motori spenti, sono proseguite discussioni sul futuro del Circus, qualche meeting riservato, e vari incontri con sponsor pianificati per i pochi piloti arrivati in pista. Tengono ancora banco i commenti alle proposte dello Strategy Group tenutosi la scorsa settimana, ma invece di arrivare a soluzioni si sommano problemi ad altri problemi. Pubblico - Ieri non è passato inosservato il momento i cui il pubblico presente sulle grandi tribune poste dal “tabaccaio” fino alla variante delle Piscine ha iniziato a fischiare. Il motivo era l’assenza delle monoposto in pista, a causa delle pioggia che ha reso inutile per i team coprire delle tornate in condizioni che non ritroveranno più nel testo del weekend. I team, dal loro punto di vista, hanno ragione, ma il pubblico non ha torto. «Però in questi qualche giro magari rientrando anche ai box – confidava un team principal – lo si potrebbe anche fare. Ma questi sono input che devono arrivare dall’alto, perché ogni squadra guarda ai suoi interessi, e visto che ogni chilometro di motore è prezioso, non si butta via nulla». Vettel«Sono uno che la pensa all’antica – ha commentato il ferrarista parlando dei possibili nuovi scenari della Formula Uno – per me andrebbe bene un bel motorone, gomme che garantiscono più trazione e in generale una macchina che va forte». Messaggio chiaro da parte di “Seb”, che ricorda anche i suoi primi metri su una Formula Uno: «Sono onesto, ero spaventato. E non credo che oggi provi la stessa sensazione un pilota che sale per la prima volta su una Formula Uno dopo aver guidato una Gp2, perché la differenza non è poi così grande. Chiariamo: la Formula Uno resta ancora difficile da guidare, ma probabilmente in passato erano utili anche due “palle” un po’ più grosse, cosa che tra l’altro i piloti dovrebbero apprezzare, senza parlare dei fans». Stress - Il responsabile della Pirelli, Paul Hembery, ha sottolineato come il programma di lavoro nei team nella giornata di domani sarà particolarmente frenetico. «Le squadre dovranno valutare nell’ultima ora di prove libere rimasta la migliore strategia di gara – ha spiegato Hembery – non è ancora chiaro se sarà meglio fare una o due soste. Ieri non è stato possibile avere tutti i riferimenti necessari per l’elaborazione delle strategie. Poi i team cercheranno di provare anche le mescole supersoft prima delle qualifiche, perché parliamo di una gomma mai usata in precedenza». Nella terza sessione di prove libere in programma domani dalle 11:00 alle 12:00, ogni squadra dovrà provare a serbatoi pieni (con gomme soft e supersoft), e magari riuscire anche a simulare la qualifica con le gomme “rosse”. Aspettiamoci un grande traffico in pista. Barche - Nella serata di ieri, complice il giorno di pausa, ci sono state diverse manifestazioni di sponsor svoltesi su alcuni yacht ormeggiate nell’ambito porto monegasco. «Alcune feste sono terminate quando siamo arrivati in pista» – ha commentato un meccanico di una squadra Gp2 presente nei box già alle sette del mattino. E per chi ha dovuto essere nel paddock anche nella giornata di oggi, non è stata una giornata facile. Parlavamo di yacht. Beh, quella che ospita gli ospiti della Philip Morris in realtà è un vero e proprio traghetto, che va ben oltre le dimensioni del concetto di barca privata. Ma Montecarlo è anche questo, tutto deve essere più grande e vistoso possibile.

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