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Maranello hanno deciso di attingere dal salvadanaio dei famosi “gettoni”, e a
Montreal arriverà una prima
evoluzione della power unit Ferrari. Non si tratta di modifiche destinate a portare in pista 30 o 40 cavalli in aggiunta, bensì ad un più contenuto incremento di potenza corrisponderanno anche migliori
gestibilità ed affidabilità della power unit.
Non è in programma una spesa corposa, perché resta il programma definito da tempo che
prevede gli sviluppi più sostanziali a fine estate, in occasione dei tandem di Gran Premi Spa-Monza. Ma il prossimo weekend a Montreal sarà depositata da tecnici di Maranello una modifica alla “combustione” (costo
tre gettoni dei 10 che la
Ferrari ha a disposizione), ed è probabile che non sarà la sola Ferrari ad intervenire su questo fronte. Una scelta non a sorpresa, considerando che la parte ibrida delle
power unti di Mercedes e Ferrari ha già raggiunto un’efficienza molto buona, lasciando ai tecnici una maggiore possibilità di evoluzione sul motore termico.
Questa modifica comporterà l’utilizzo della power unit numero “3”, scelta indispensabile per modificare il motore termico. Dopo il Gran Premio di Monaco
Maurizio Arrivabene aveva dichiarato che
«in Canada non saranno spesi “gettoni”», ma evidentemente qualcosa a Maranello è cambiato, o il team principal della
Ferrari aveva voluto mantenere il più assoluto
riserbo sulla strategia della squadra. La pista per proporre una prima evoluzione è quella giusta. Il circuito “Gilles Villeneuve” è un tracciato che esalta i valori di
coppia e potenza massima, quindi l’aggiornamento ci sta, e la programmazione è corretta.
Questa scelta rende più chiara anche la
strategia Ferrari sulla rotazione delle quattro power unit concesse dal regolamento Fia.
Arrivabene ha confermato che dopo la pausa estiva sarà portata in pista l’evoluzione più consistente (si mormora di una spesa di 6 o 7 gettoni) che battezzerà la power unit numero “4”. Non è realistico pensare che questa unità possa disputare le otto gare restanti in calendario, quindi aspettiamoci
una rotazione importante. La power unit numero “2”, quella usata a Montecarlo, potrebbe tornare in pista nel Gran Premio di Ungheria, e la “3” (quella che esordirà a Montreal) potrebbe riapparire sulla due monoposto a Singapore. Ovviamente diventa sempre più probabile che
nelle prime due sessioni di prove libere nel box del Cavallino saranno ripristinate le power unit “1” e “2” fino a quando i riscontri saranno accettabili.
Passando al
fronte aerodinamico, la SF15-T porterà in pista in Canada delle evoluzioni aerodinamiche che metteranno per una gara in “panchina” il kit “Evo” visto a Barcellona e Montecarlo. Le ali (sia anteriore che posteriore) saranno soluzioni inedite a “
basso carico” che dopo la trasferta canadese saranno poi messe da parte (e probabilmente evolute) per essere poi riprese alla vigilia del weekend di
Monza.
Roberto Chinchero