F1, Alonso: "Siamo come piloti d'aereo"

F1, Alonso: "Siamo come piloti d'aereo"
Il campione spagnolo racconta lo stress mentale di un pilota contemporaneo di Formula 1: "E' un tipo di guida frustrante".

05.06.2015 ( Aggiornata il 05.06.2015 11:26 )

Cosa significa pilotare una monoposto nel 2015? Fernando Alonso ha provato a spiegarlo ad Autosport alla vigilia del Gran Premio del Canada con una semplice similitudine: "Siamo come piloti d'aereo, come loro dobbiamo avere il controllo su tutto, affinché ogni cosa funzioni bene". Nella Formula 1 contemporanea è più importante essere costantemente focalizzati sul funzionamento dell'insieme che spingere al limite. "Devi sempre controllare tutto nella maniera migliore e più efficiente possibile, questa è la sfida maggiore. Al giorno d'oggi è difficile spingere al limite, perché facendolo rischi di rendere meno efficiente l'insieme e quindi di fare un tempo peggiore". E a volte girare leggermente più lento di un altro pilota, secondo il due volte Campione, può essere una strategia vincente: "Perdere mezzo secondo a giro per cinque giri, perché non stai spingendo, potrebbe non essere una cattiva idea per preservare le gomme per i giri mancanti, permettendo di guadagnare un secondo a giro nel finale di gara, ad esempio". Lo spagnolo ha anche ammesso quanto sia frustrante questo tipo di guida, facendo eco a Carlos Sainz Jr dopo il Gran Premio di Monaco, quando aveva dichiarato che se lo stile di guida odierno sia fisicamente meno faticoso di un tempo, lo sforzo mentale richiesto a un pilota durante un GP è tremendo da sostenere.

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