GP Canada, Vettel e la lotta con Alonso e Hulkenberg

GP Canada, Vettel e la lotta con Alonso e Hulkenberg
Due duelli che hanno vivacizzato un Gp piatto. Per Alonso, «è stata la parte migliore della gara»

08.06.2015 ( Aggiornata il 08.06.2015 17:51 )

Una delle poche cose interessanti viste durante il Gran Premio del Canada, bagarre Massa-Ericsson a parte, sono stati i sorpassi di Vettel su Alonso e Hulkenberg. Confronti impietosi se si vuole, tale è la differenza prestazionale tra Ferrari e Force India, per non parlare della McLaren. Per Alonso quella con Vettel è stata probabilmente un’occasione per tenersi vivo e non arrugginirsi guidando come un “dilettante” (parole testuali del pilota) mortificato nella guida dai continui controlli su consumi e power unit. «Con il senno di poi, avrei dovuto essere un po’ più intelligente. Ovviamente Fernando non ha lasciato un centimetro, si è difeso molto bene», ammette Vettel. Il primo tentativo di attacco si è risolto con le maniere decise di Alonso, a vantaggio dell’asturiano, che ha chiuso la porta in faccia a Vettel, costringendolo a passare sul cordolo interno nell’ultima variante, quasi fermandosi. «Era vicino, l’ho toccato con l’anteriore destra ma per fortuna non è successo niente. La seconda volta sono stato un po’ più sveglio e ho approfittato di una migliore uscita, perché gli ho dato il lato sporco della pista in frenata, ho avuto una miglior traiettoria e più velocità in uscita», racconta il ferrarista. Anche i commenti del pilota McLaren sono “positivi”, per quanto si possa essere positivi dopo un ritiro e aver subito un sorpasso. Battaglia utile, come detto, per riportarlo nella bagarre con i nomi che contano, pur non contando nulla la posizione per la quale si incrociano le traiettorie. «Eravamo così lenti rispetto a loro che ho provato a difendermi per quanto ho potuto. E’ stato un giro e mezzo, ma mi sono davvero diverto, lui probabilmente no, ma per me è stata la parte migliore della gara». C’è, poi, un risultato passato quasi sotto traccia, ma all’ottavo posto di Hulkenberg, insieme alla consistente prestazione in qualifica, va reso il giusto tributo. Ha provato a resistere a Vettel, con correttezza, rimediando un testacoda pur di lasciare lo spazio necessario per entrambe le monoposto all’interno della chicane conclusiva. «Guardando a come sono andate le cose, non avrei dovuto provare una difesa così strenua, perché non sarei riuscito a tenerlo dietro per tutta la gara. Ma quando sei un corridore, non dai via la posizione», ha ammesso Hulkenberg. Fabiano Polimeni

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