F1, McLaren: non rovineremo le relazioni con Honda

F1, McLaren: non rovineremo le relazioni con Honda
Neale è chiaro sul comportamento del team, che non imiterà le “scenate” Red Bull

09.06.2015 ( Aggiornata il 09.06.2015 12:11 )

Non lo dice chiamando esplicitamente in causa i protagonisti, ma Jonathan Neale è piuttosto chiaro quando commenta: «Siamo impegnati con il nostro partner motorista, vinceremo o perderemo come un unico team e non farò quello che altri hanno fatto, iniziando a rovinare la relazione tra scuderia e motorista». Lo stile McLaren non è quello Red Bull, la sintesi delle parole ai microfoni di Sky Sports UK. Il risultato del Canada probabilmente fa più rumore degli altri perché c’era l’attesa sui miglioramenti che l’impiego dei gettoni di sviluppo avrebbero garantito, almeno sul fronte dell’affidabilità. E quando le “aspettative” si annunciano in qualche modo più elevate del solito, il fragore del fallimento risulta amplificato. «La realtà è che abbiamo un lavoro da fare. Tutti si chiedono cosa stiamo facendo al momento. E’ vero, ed è nei fatti, che abbiamo ridotto il gap giunti a questo punto. Avete sentito il dialogo sul risparmio di carburante (quello tra muretto e Alonso; ndr) ma la realtà è che dobbiamo affrontare certe situazioni, non miglioreranno da sole». Che la trasferta di Montreal sarebbe stata critica, l’avevano messo in conto gli stessi piloti già dopo l’arrivo a punti di Button a Montecarlo; ora davanti c’è l’Austria e il possibile debutto di un primo importante pacchetto di aggiornamenti. Nei giorni scorsi c’era chi vociferava potesse includere anche un muso corto, soluzione in qualche modo drastica, vista l’importanza che riveste per l’intera aerodinamica e la strada oggi adottata dal team, in decisa controtendenza e vicina alla soluzione Ferrari. «Guardiamo alle cose che arriveranno, abbiamo realizzato particolari non ancora portati in pista, li porteremo. Per tutti i ragazzi a Woking il messaggio è sempre lo stesso: testa bassa, lavorare e affrontare la prossima gara. L’obiettivo principale per quest’anno è continuare ad avanzare, come abbiamo fatto. Abbiamo chiuso un gap di circa 2.5 secondi, ne mancano 2, sarà un compito enorme. Sapevamo che su circuiti come questo sarebbero stati week end difficili, ma guardateci nelle prossime gare, tra due o tre gare credo ci saranno tante cose in arrivo». Al lavoro sulla MP4-30, ma necessariamente vincolati a quanto riusciranno a fare i giapponesi. Lanciarsi in critiche al veleno contro il partner non ha alcun senso oggi, quanto agli sviluppi «abbiamo problemi di affidabilità da risolvere a sufficienza, sui quali lavorare senza l’impiego di gettoni: non è quello il problema, ci serve solo del tempo», ribadisce Neale. Fabiano Polimeni

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi