Hamilton e Rosberg: prima fila con errori

Hamilton e Rosberg: prima fila con errori
Entrambi i piloti Mercedes sbagliano nella fase clou delle qualifiche a Spielberg, ma le posizioni erano già assicurate

20.06.2015 ( Aggiornata il 20.06.2015 16:57 )

Tutta la prima fila è finita nella polvere, anzi nella via di fuga dell’A1 Ring. Sia Rosberg che Hamilton hanno concluso ingloriosamente fuori pista le qualifiche. Uno in testacoda alla prima curva, uno dritto quasi contro le barriere con una strisciata di gomme nere dietro la coda della macchina. Eppure entrambi domani partiranno dalla prima fila, Lewis dalla pole e Nico al suo fianco perché nel primo giro della fase decisiva delle qualifiche erano comunque riusciti a strappare i due migliori tempi della giornata: Hamilton 1’08”455 e Rosberg appena 2 decimi più lento: 1’08”655. Hamilton con questa raggiunge quota 45 pole position in carriera ed eguaglia Sebastian Vettel. Davanti a loro ci sono soltanto Senna e Schumacher con 65 e 68 pole rispettivamente. Ma se vogliamo fare la punta agli spilli, questa di Hamilton è la pole meno meritata della sua carriera. E non perché l’ha terminata nella via di fuga, ma perché per tutto il weekend non era mai stato il più veloce. Venerdì mattina era stato battuto da Rosberg, al pomeriggio da Vettel, Rosberg e Raikkonen, sabato mattina ancora da Vettel e nelle Q1 e Q2 battuto ripetutamente da Rosberg. Solo nel primo giro della Q3 è riuscito a scendere sotto 1’09”, “muro” che Rosberg aveva infranto più volte agevolmente. Lui racconta così le sue qualifiche: «Nell’ultimo giro ho spinto troppo e sono uscito. In frenata non mi è entrata una marcia ho perso tempo nella staccata e sono uscito di pista. Per fortuna avevo messo insieme un ottimo giro nel primo run della Q3». Rosberg stava per batterlo, era in vantaggio di quasi due decimi sui parziali di Hamilton, ma ha sbagliato la penultima curva perdendo il controllo della sua Mercedes e andando dritto in quella successiva. E si mangia le mani per l’occasione persa. «Qui ero stato più veloce di Lewis più volte, così invece partirò dietro a lui. Per fortuna il rettifilo di partenza è abbastanza lungo prima della staccata della prima curva e nelle ultime gare sono partito meglio di lui: dovrò provare a superarlo sullo scatto o sulla frenata. Devo riuscirci lì perché poi la pista è corta, ci sono pochi punti in cui superare una macchina che va come la tua». Vettel, che ha assistito ai due dritti dei due piloti, li guarda sornioni: «Questa è una pista di frenate secche e accelerazioni, richiede di spingere sempre forte e di attaccare per fare il tempo. Nico e Lewis hanno spinto molto per trovare il limite e l’hanno oltrepassato tutti e due. Vuol dire che non sono tranquilli. Spero succeda anche domani». Alberto Sabbatini

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