F1, Massa avvisa: intelligenza nel cambiare

F1, Massa avvisa: intelligenza nel cambiare
Non bastano macchine solo più veloci, serve un’analisi di come aumentare lo spettacolo per il pubblico

25.06.2015 ( Aggiornata il 25.06.2015 17:46 )

Prima il “problema” era il sound, poi il fuel saving, ora arriva Felipe Massa a dire quella che, sembrerebbe scontato, ma è una profonda verità. Dopo le decisioni dello Strategy Group nei mesi scorsi, si è trovata un’intesa (tutta da confermare, nonché dettagliare nelle modalità con cui si vuole perseguire l’obiettivo) sul rendere le monoposto molto più veloci di quanto non lo siano oggi in ottica 2017. Una mossa intelligente perché la guida torni a rappresentare una sfida che faccia emergere i piloti migliori, tuttavia, c’è un “però”. «Capisco sia interessante rendere le macchine più veloci, ma se le rendi 5” più rapide e vedi ancora meno sorpassi di oggi, la gente si lamenterà comunque. Voglio monoposto più veloci possibile, ma le modifiche devono essere fatte in modo intelligente. Il cambiamento non deve servire solo a far andare più forte le macchine in pista, perché se anche sei 3” più veloce, in televisione non lo capirebbe nessuno». Ha un fondo di verità importante, quel che dice Massa. Velocità sì, da mixare con elementi che risultino palesemente spettacolari, e di solito in quest’equazione non c’è troppo spazio per l’aerodinamica. «Non si deve semplicemente mettere molto carico aerodinamico sulle macchine. Sarebbero più veloci, ma freneremmo più tardi e i sorpassi sarebbero forse ancora più difficili. Le modifiche devono andare nella direzione di quel che vuole vedere il pubblico, vogliono la competizione, sorpassi e lotte: in questa direzione devono andare le modifiche». Prova anche a sfatare un mito: che la Formula 1 del passato fosse a priori migliore di quella odierna. A Sky Sports dice: «Nel ventennale della morte di Ayrton, in Brasile mandavano in onda tutte le gare e ne ho viste gran parte. Erano decisamente peggiori di oggi: la differenza in qualifica tra il primo e il terzo era anche di un secondo e mezzo e a ogni gara doppiavano anche il terzo. Le differenze erano molto più marcate di oggi, ma quando parli con le persone dicono “il passato era fantastico”. Andate a guardare e poi paragoniamolo a oggi. La gente non dovrebbe guardare al passato senza ricordare bene com’era». L’enorme differenza, oltre che tecnica era anche nella conformazione dei circuiti, oggi in molti casi senza più un’anima, “spuntati” per esigenze di sicurezza imprescindibili e sulle quali non si può fare dietrofront, punto sul quale Massa ha una visione molto diversa da chi si auspica una Formula 1 più “pericolosa”: «Non sono d’accordo. Semmai penso serva uno studio per apportare modifiche in maniera intelligente, non tanto per cambiare: in Formula 1 abbiamo sempre parecchi cambiamenti e forse a volte non è cambiato nulla». La ricetta di Felipe guarda anche agli altri sport, al coinvolgimento del pubblico: «Deve migliorare lo spettacolo per la gente. Guardavo le finali di Nba questa settimana e sono fantastiche. Se guardi su Instagram una partita ti fa vedere così tante cose per il pubblico. Sono dettagli che servono anche a noi, dobbiamo guardare e capire quel che fanno negli altri campionati e provare a copiarlo». Fabiano Polimeni

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