Ron Dennis e Yasuhisa Arai mostrano grande fiducia nel motore Honda modificato che arriverà in Belgio, ma Fernando Alonso comincia a dare segnali di disamoramento. Non solo per questo binomio tecnico ma verso tutta la F1.
"Oggi la F1 molto diversa - dice Alonso - rispetto a quanto non fosse in un recente passato. Meno eccitante perché siamo solo 3" più veloci delle GP2. Al momento le mie motivazioni sono ancora al massimo nel cercare di portare ai vertici il binomio McLaren-Honda partendo da zero. Non dimentico che il mio primo go-kart era una replica della McLaren-Honda di F1. Ma il quadro complessivo è meno entusiasmante, per l'impossibilità di potere fare dei test, per via delle attuali gomme, per tutte le limitazioni che ci sono e per lo stesso calendario (si riferisce alle 21 gare n.d.r). La tentazione per fare qualche cosa di diverso perciò esiste. Prima era più divertente, ma non perché adesso abbiamo più sensori o informazioni. C'era più libertà per modificare la vettura, farla evolvere nel corso della stagione. Magari all'inizio la vettura non era competitiva, ma grazie ai test le cose potevano cambiare nella seconda parte. Ora invece la Mercedes vince tutte le corse e la Manor è sempre l'ultima. Di fatto abbiamo le mani legate. Quando una vettura nuova debutta nei primi test a Jerez è come buttare per aria la monetina. Se è subito competitiva, avrai una buona stagione, se invece non lo è, la tua stagione sarà cattiva".
Alonso sa di potere contare sull'offerta della Porsche, per la sola 24 Ore di Le Mans o per tutto il campionato Wec, se lui lo volesse. Ma con 21 gare in calendario nel 2016, è davvero improbabile che la Mclaren gli conceda la deroga per correre. A meno che non nasca un braccio di ferro tra lui e Dennis. Per cui, anche il prossimo anno, Alonso, Porsche e Le Mans dovranno attendere.
Cesare Maria Mannucci