Nei numeri la verità sulla Ferrari F1

Nei numeri la verità sulla Ferrari F1
Un estratto dal servizio su Autosprint in edicola che dimostra il recupero sulla Mercedes effettuato in questa stagione

06.08.2015 ( Aggiornata il 06.08.2015 09:44 )

Su Autosprint in edicola in questi giorni, potete trovare un servizio di Roberto Chinchero che dimostra, numeri alla mano, come quest'anno la Ferrari abbia recuperato mediamente sulla Mercedes qualcosa come oltre mezzo secondo in qualifica e più di 20 secondi sul tempo di gara complessivo. Eccovi alcuni stralci di questo servizio. —————

I numeri non mentono

Per valutare in modo corretto un percorso è necessario per prima cosa fissare il punto di partenza. Un passaggio fondamentale per interpretare quanto fatto dalla Ferrari in questa prima metà del mondiale. E per seconda cosa affidarsi ai numeri che per natura hanno una caratteristica: non mentono mai. Così, prima che alle impressioni, ci siamo affidati alle cifre, per giudicare nella maniera più oggettiva possibile il passo avanti evidenziato dalla Ferrari nel campionato 2015. E i numeri ha definito una realtà molto chiara, nella quale la Ferrari è riuscita a recuperare in qualifica quasi mezzo secondo al giro sulla temutissima Mercedes. Un anno fa il distacco medio della F14-T dalla più veloce delle Mercedes W05 era di 1”148; dodici mesi dopo il divario della SF15-T di Vettel dalla W06 di Hamilton è sceso a 0”717. (…)

Superati certi vincoli

C’è chi sostiene che visto il bassissimo punto da cui si partiva non sarebbe stato difficile fare un passo avanti, ma quanto fatto dai tecnici di Maranello non si può banalizzare in questo modo. Soprattutto perché oggi il regolamento tecnico sembra fatto apposta per non consentire vistosi recuperi, causa l’eliminazione quasi totale dei test e l’impossibilità a portare in pista gli sviluppi delle power unit se non con il restrittivo regolamento dei “gettoni”. (…)

Guadagnate due file

Nonostante tutte le restrizioni, è arrivata una monoposto (la SF15-T) che pur se derivata dalla poco competitiva F14-T, dopo 10 gare può già vantare 2 successi e 8 piazzamenti complessivi sul podio. La posizione media di qualifica (Vettel 2015 contro Alonso 2014) è ora a ridosso della seconda fila, mentre lo scorso anno i valori medi erano da 7° posizione, vale a dire quarta fila. (…)

Ferrarismo amplificato

La Ferrari è sempre al centro di un’attenzione spasmodica di stampa e tifosi, un interesse che finisce per ingigantisce sia la portata dei problemi che quella dei trionfi. E così dopo la vittoria di due settimane fa in Ungheria, c’è chi ha voluto leggere i numeri della classifica di campionato collocando Vettel come uno dei candidati al titolo 2015. Un accostamento poco realistico (miracoli a parte) non tanto per i 42 punti che a metà campionato separano il tedesco da Lewis Hamilton (nel 2012 però fu proprio Vettel a recuperare 44 lunghezze all’Alonso ferrarista) quanto per una superiorità tecnica della Mercedes che è ancora una realtà sotto gli occhi di tutti. (…)

La Mercedes sbaglia se pressata

Fermo restando che la Mercedes 2015 è destinata a terminare la stagione con due Mondiali in tasca, c’è un dato di fatto: quando messa sotto pressione, l’armata anglo-tedesca tende a commettere errori. In Ferrari lo sanno bene, e contano molto su questa possibilità, soprattutto su alcune piste “amiche” come quella di Singapore, per provare a sbancare con la vittoria tris. (…)

Meglio di Williams

Classifiche alla mano (Piloti e Costruttori) emerge che la Ferrari dopo il parziale di 70 a 53 a favore di Williams tra Montreal, Spielberg e Silverstone, ha risposto al team inglese con un perentorio 25 a 0 in quel di Budapest. È realistico immaginare una Williams d’assalto tra Spa, Monza e Suzuka, ma gli 85 punti di vantaggio che vanta oggi la Ferrari sembrano essere un buon polmone per guardare senza stress alla seconda posizione finale nella classifica generale. (…) ————— Ripetiamo, questi sono solo stralci: sul settimanale trovate tutte le cifre precise che certificano il recupero Ferrari nella stagione F1 2015, sia in qualifica che in gara, con tutti i confronti cronometrici e anche di punteggio. Oltre a come James Allison, Simone Resta, Mattia Binotto e Lorenzo Sassi stiano lavorando per sfruttare al meglio i "gettoni" di sviluppo in vista di Monza e alla fine come si potrebbe perfino puntare al secondo posto nel Mondiale Piloti, con un po' di fortuna e un lavoro efficace. Trovate inoltre una completa analisi dei settori sui quali sono stati raggiunti tutti i vari miglioramenti. as31

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