La F1 piange Guy Ligier

La F1 piange Guy Ligier
La F.1 piange il Costruttore francese che se ne è andato a 85 anni. In 30 anni di attività la sua scuderia ha vinto 9 Gran Premi F1

24.08.2015 ( Aggiornata il 24.08.2015 02:42 )

A sei mesi di distanza dalla scomparsa del suo progettista simbolo Gerard Ducarouge, si è spento a 85 anni il costruttore francese Guy Ligier. In gioventù pilota, Ligier in veste di conduttore arrivò a correre anche in Formula 1, disputando 12 Gp nel biennio 1966-1967 al volante di monoposto Brabham e Cooper private. Dal fisico roccioso, negli anni 50 aveva praticato con successo rugby e canottaggio, oltre a fare qualche puntata in veste di centauro nel motomondiale nel 1957 e nel 1958. Fu però in veste di Costruttore di F.1 che Guy Ligier si tolse le maggiori soddisfazioni, dopo che le sue creature si erano messe in luce fino alla prima metà degli Anni’70 alla 24 Ore di Le Mans. Il debutto del team Ligier in F.1 avvenne nel 1976 col pilota Jacques Laffite, in grado di regalare la prima vittoria iridata al team l’anno dopo, al Gp di Svezia ad Anderstorp. Fu comunque il 1979 l’anno d’oro della squadra francese sponsorizzata dalla Gitanes, con i piloti Laffite e Depailler in grado di iniziare da protagonisti il mondiale, dominando sorprendentemente la trasferta sudamericana in Argentina e Brasile con Jacques, mentre Patrick poco dopo con la magica Js11 di Ducarouge trionfava in Spagna. In realtà tra i Costruttori F.1 la stagione più pagante delle monoposto siglate Js - in onore alle iniziali dell’amico pilota Jo Schlesser, scomparso a Rouen nel Gp di Francia 1968 - fu il 1980, con il 2° posto finale nella Coppa Fia. In ogni caso, nel 1979, con Depailler messo fuori gioco a metà stagione da un incidente in deltaplano, Laffite con la Ligier riuscì comunque a dimostrarsi fino al Gp d’Italia a Monza l’avversario più coriaceo per il futuro campione del mondo Jody Scheckter al volante dela Ferrari. Guy era restato in forma attiva in F.1 fino al 1992, quando il timone della Ligier era stato ceduto al controverso imprenditore Cyril de Rouvre. Il marchio Ligier aveva quindi vissuto un ultimo giorno di gloria a Montecarlo 1996, con l’insperato trionfo di Olivier Panis, prima di scomparire con l’avvento di Alain Prost che aveva rilevato l’eredità della gloriosa squadra, ribattezzandola Prost Grand Prix. Quanto a Ligier, pur fuori dalla F.1, aveva continuato a mettersi in evidenza investendo nel comparto dei fertilizzanti naturali e di nuovo nell’automobilismo, stavolta di serie, commercializzando le sue micro-cars. In tutto la Ligier in F.1 ha disputato 325 gare dal 1976 al 1996, ottenendo 9 vittorie. Mario Donnini  

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