GP Belgio: Kvyat diverte, Ricciardo out

GP Belgio: Kvyat diverte, Ricciardo out
Gara positiva in casa Red Bull, grazie a una strategia differenziata rispetto ai diretti avversari. L’elettronica ferma Daniel

24.08.2015 ( Aggiornata il 24.08.2015 09:33 )

Se ne va via da Spa con un altro risultato molto positivo, Daniil Kvyat. Il Gran Premio del Belgio della Red Bull sarebbe potuto essere ancora più convincente, se non fosse venuta meno la RB11 numero 3, causa problemi di elettronica ad appiedare Daniel Ricciardo. Hanno sfruttato al meglio i punti di forza della monoposto nel settore centrale di pista, riuscendo però a mettersi in luce anche sul dritto del Kemmel, teatro dei numerosi sorpassi cercati e finalizzati da Kvyat. La strategia, differenziata nell’alternanza dei compound rispetto ai diretti avversari – gente come Verstappen, Raikkonen, Massa e Perez – ha permesso al pilota russo di ritrovarsi con le gomme morbide nel finale, il resto l’ha fatto lui con manovre non scontate a Les Combes. «E’ stata una gara davvero divertente e interessante, ho avuto molte opportunità di sorpasso e la macchina si è comportata bene», dirà a fine gara. Ha dovuto gestire le gomme nello stint centrale, quando dal box lo rassicuravano sulle chance che avrebbe avuto nel finale: «La strategia decisa dal team, di tenermi fuori durante la Virtual Safety Car è stata corretta e abbiamo potuto fare un ultimo stint forte. Dovremmo essere felici delle prestazioni viste oggi, speriamo di poter continuare con questa forma nelle prossime gare». A Monza sarà più problematico ripetersi, perché mancheranno i curvoni veloci in appoggio sui quali fare la differenza, non resterà che scaricare il più possibile le RB11 alla ricerca della velocità massima sui rettilinei, ma è lecito attendersi una pattuglia di motorizzati Mercedes davanti. Anche Daniel Ricciardo nel dopogara ha spostato l’obiettivo del team un passo più in là, a Singapore, quella sì pista sulla quale le Red Bull saranno in grado di esprimersi al meglio e ambire a un risultato in linea con quello belga. In lotta con Sergio Perez, scavalcato ai box ma con la posizione persa poi di nuovo in pista, per l’australiano arriva un ritiro a infrangere le prospettive di podio. «Ho fatto una buona partenza, risalendo fino alla terza posizione e la gara stava andando bene. Non avevamo un gran bilanciamento con le gomme medie, faticavo un po’ ma speravamo di tornare forti con le morbide e fare uno stint finale buono. E’ deludente non aver concluso la gara e non siamo certi quale sia stato il problema, il team sta investigando». «Ho perso potenza arrivando all’ultima chicane, si è spento tutto, compreso il display sul volante: sembra sia un guasto elettrico ma vedremo cosa diranno i riscontri del team». Un’opportunità persa, come riconosce Chris Horner, tuttavia è una Red Bull che da Spa esce decisamente più brillante di altri, attesi protagonisti ma inesorabilmente indietro. Un nome: le Williams. Fabiano Polimeni

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