GP Belgio, le tre soste premiano Verstappen

GP Belgio, le tre soste premiano Verstappen
Pirelli riteneva più rapida la strategia con tre pit, ma con il rischio di rientrare nel traffico. Le scelte dei piloti

26.08.2015 ( Aggiornata il 26.08.2015 10:26 )

Una, due e tre soste. Il Gran Premio del Belgio certo non ha mancato di regalare diverse interpretazioni tattiche da parte di team e piloti. Alla vigilia della gara le opzioni in campo, suggerite dalla Pirelli, guardavano a due o tre fermate, teoricamente con quest’ultima strategia più lenta di 4” nell’economia complessiva del gran premio e inoltre con maggiori rischi di rientrare nel traffico. Verstappen è stato il pilota che meglio si è classificato, tra quanti sono andati su tre cambi gomme. Il primo pit al nono giro è stato sufficientemente anticipato se confrontato con le previsioni “ideali” di una fermata al 13mo e 30mo giro. In realtà un po’ tutti, Mercedes e Ferrari escluse, hanno accorciato il primo stint. Ricciardo il più lesto, addirittura al settimo giro, per provare l’undercut su Perez (riuscito, salvo poi riperdere la posizione in pista) e a seguire il trenino di vetture alle sue spalle. info-pirelli In casa Ferrari, sebbene alla fine si sia giocata la carta dell’unico cambio gomme, le soft non hanno permesso di andare oltre il 14mo giro, con i tempi che vedevano il tedesco perdere terreno su chi aveva montato dietro di lui gomme morbide nuove. Detto delle due differenziazioni principali sul fronte strategico - chi ha optato per le tre soste o quella singola - pure nel solco della strategia suggerita, i due pit-stop, si sono viste scelte in controtendenza nell’alternanza dei compound. Pirelli prevedeva tre stint, i primi due con gomme soft e le medie nel finale. Grosjean, Perez e Raikkonen si sono allineati, al pari delle Manor, non altrettanto Kvyat ed Ericsson. Medie nello stint centrale, nel quale fanno 16 giri il russo e 19 lo svedese: meno dei 23-22 che toccheranno agli altri, ma con una macchina più pesante. Incasseranno la “vincita” in chiusura di gara, specialmente Kvyat. Lo stesso Verstappen ha “invertito” la selezione delle gomme consigliata nei due stint finali, riservandosi le morbide per una chiusura garibaldina e in recupero. Sintomatica delle difficoltà Williams con gomme morbide la scelta di Massa di impiegare le medie per due stint, dal 9no giro in avanti, con la seconda sosta al 21mo, anche in questo caso una decisione che non ha trovato “seguaci”. Quanto a Bottas, nonostante l’errore del box e il mix di gomme morbide e medie all’8vo giro, ha comunque proseguito senza grandi ripercussioni sui tempi sul giro fino al 21mo. Rispetto alle qualifiche del sabato, la temperatura in pista in gara è scesa di qualche grado, passando dai 40° C dell’avvio ai 35° C della bandiera a scacchi. Fabiano Polimeni

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