F1, Kimi spezza una lancia a favore di Monza

F1, Kimi spezza una lancia a favore di Monza
Per Raikkonen sarebbe un peccato se la Formula Uno decidesse di rinunciare alle piste dove ha costruito la sua storia

03.09.2015 ( Aggiornata il 03.09.2015 17:47 )

Da Monza: Roberto Chinchero «La storia di Monza è immensa, ed è sempre bello venire qui. Personalmente preferisco correre in Europa perché rende la vita più facile, ma in generale sarebbe un peccato perdessimo queste piste dove si respira storia». Quando a parlare è Kimi Raikkonen non sono mai parole di circostanza, e al contrario, si caricano sempre di un significato particolare. «Monza è la gara di casa della squadra – ha proseguito Kimi – ed è anche la corsa più vicina a casa mia. Speriamo di avere un buon fine settimana». «È difficile prevedere quale sarà il nostro potenziale, perché questo è di fatto il primo circuito a basso carico aerodinamico che incontriamo da inizio anno, quindi vedremo dopo le prove di domani quali saranno i riscontri. Speriamo che le cose possano andare subito nella giusta direzione». Per Raikkonen quella 2015 sarà la sua dodicesima partecipazione al Gran Premio d’Italia, sempre ovviamente sulla pista di Monza. Ma manca ancora la prima vittoria: «Ovviamente non ricordo un anno in particolare perché non sono mai riuscito a vincere, ma a volte la velocità era buona. Da domani ci sarà una nuova chance per fare bene, speriamo in un buon weekend, con un buon risultato finale». A Raikkonen è stato anche chiesto cosa ne pensa della proposta di introdurre gli abitacoli chiusi, un suggerimento tornato drammaticamente attuale dopo l’incidente mortale di Justin Wilson: «È stata una notizia molto brutta, purtroppo queste sono le corse e le circostanze più sfortunate possono sempre accadere. Justin non ha avuto nulla a che fare con l'incidente, ma ha pagato un prezzo terribile. In generale quando si definisce una regola ci sono sempre aspetti positivi e controindicazioni, e a volte mentre si lavora per rendere le corse sempre più sicure accadono circostanze strane e sfortunate. Non credo che sia sempre la velocità a creare del pericolo, è possibile farsi anche in seguito ad un impatto che può sembrare di minore entità. A volte coincidono talmente tante circostanze sfortunate da rendere un incidente molto pericoloso, e non credo ci sia una risposta in grado si azzerare del tutto questi rischi».

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